A Nicotera il Procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, interviene sull’inquinamento del mare. A Nicotera il Procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, interviene sull’inquinamento del mare.

A Nicotera il Procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, interviene sull’inquinamento del mare.

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Si è svolto l’incontro organizzato dall’associazione “Dopo le 22” con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Vibo, dott. Camillo Falvo. A moderare l’incontro è stato il dott. Antonio Miceli l’ideatore di una serie di eventi culturali estivi con personalità varie. Erano presenti il Prefetto di Vibo S.E. dott.ssa Anna Aurora Colosimo e varie autorità militari e civili. L’intervento di Falvo è stato esaustivo e completo nel rappresentare il lavoro svolto in questi anni, in coordinamento con le forze dell’ordine, nel monitorare il territorio, i fiumi, i torrenti e il mare, contro l’inquinamento provocato da una cattiva depurazione e da una agricoltura intensiva che fa uso di prodotti chimici e fitofarmaci che finiscono inesorabilmente a mare. Una situazione in cui anche la criminalità organizzata nasconde interessi e la repressione è stata forte ed efficace in questi ultimi anni.

Falvo ha concentrato l’attenzione del folto pubblico presente, sui tratti di mare inquinati di Nicotera, Pizzo e del golfo di Santa Eufemia, specie per quella parte di aree interessate da zone industriali. Ha soffermato la sua attenzione anche sui tratti di mare del cosentino fino a Tortora dove, in treno lungo la linea ferroviaria, si possono notare in mare ampie chiazze di fogna e inquinanti vari.

La cattiva depurazione fognaria e l’agricoltura intensiva sono i due componenti principali che alimentano l’inquinamento che si riflette in mare con fenomeni di presenza fuori norma di batteri fecali e la proliferazione di micro alghe che innescano la fioritura in combinazione con l’eccessivo caldo estivo e la presenza dei nutrienti quali azoto, fosfati, idrocarburi, piombo, mercurio ecc.

Molto impegno è stato profuso dalle Forze dell’Ordine, con i Carabinieri ambientali, la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera locale. Falvo ha riferito che nella provincia di Vibo, in particolare, ma anche in altre provincie, è stato fatto un monitoraggio sui depuratori dei privati e dei comuni, obbligando a sistemare ogni disfunzione, avendo oggi quasi la totalità degli impianti privati collettati alle depurazioni. Rimangono ancora alcune situazioni di sversamenti illeciti, e su questo aspetto si è soffermato anche su Nicotera deve la Guardia Costiera ha segnalato molte punti di sversamento della fogna comunale a seguito di inchieste giornalistiche. Falvo ha riferito che a giorni si ritornerà su Nicotera per ulteriori e approfonditi controlli.

Sono seguiti gli interventi da parte del numeroso pubblico con Domenico Aiello del WWF che si è soffermato sulla necessità di difendere la natura e il mare che, se mantenuti sani, sviluppano bellezza, salute, turismo ed economia.

L’intervento dettagliato di Alberto Massara, presidente dell’associazioni Amici del Mare, un nicoterese molto appassionato in ricerche marine, ha spiegato ai presenti che in Calabria ha già individuato negli anni di ricerca, ben 160 tubi abusivi nel mare. In particolare, Massara, ha insistito nel dichiarare che le sue ricerche da sommozzatore e con l’ausilio di un metaldetector, ha individuato 6 tubi abusivi ancora esistenti nella spiaggia di Nicotera che sversano fogna e inquinanti nel mare. Ha concluso l’intervento chiedendo di poter avere a disposizione uno grande scavatore per indicare i 6 tubi abusi già individuati con i dati GPS di cui uno in particolare sta scaricando nel fosso San Giovanni nel centro spiaggia di Nicotera, per rimuoverli definitivamente altrimenti non si risolverà mai il problema.

E’ seguito l’intervento del giornalista Antonio Leonardo Montuoro il quale, ha dimostrato e documentato con numerose video inchieste,  lo sversamento di circa 18 punti della condotta comunale di Nicotera dal 20221 al 2025 individuando le responsabilità dell’impresa manutentrice, originaria della provincia di Agrigento la quale, da anni, aveva l’appalto per la manutenzione degli impianti fognari comunali. Le inchieste giornalistiche hanno documentato lo sversamento continuo di milioni di litri la fogna nei fossi e a mare. Nonostante le iniziali posizioni non collaborative degli uffici del Comune, in relazione alle inchieste degli ultimi anni, nel mese di luglio 2024 finalmente, il Comune, decideva di interrompere l’appalto per gravi inadempimenti dell’impresa. Meglio tardi che mai…

Montuoro ha ringraziato le Forze dell’Ordine dei Carabinieri, della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera con le quali, in contatto continuo si è coordinato con gli esposti realtivi  ad anni di inchieste ricevemdo il sostegno necessario, segnalando il tutto alla Procura della Repubblica di Vibo con il dott. Falvo puntualmente  informato e sempre attento ai problemi ambientali, disponendo i giusti provvedimenti su ogni segnalazione.

Intervento di Montuoro

Montuoro, nel suo lungo intervento,  ha destato l’interesse del dott. Falvo, informando i presenti che  tramite la Pro Loco di Nicotera è stata fatta richiesta, in data 21 luglio 2025, a mezzo pec inviata al Comune e alla Capitaneria di Porto di essere autorizzati d’urgenza per un intervento presso il fosso San Giovanni tramite una attività di bioattivazione da effettuarsi con l’impresa WetStone srl che offre gratuitamente la bonifica, con la stessa metodologia che sta già utilizzando per bonificare da anni il Mesima su incarico del Comune di San Ferdinando e del Dipartimento ambiente della Regione Calabria. La WetStone e la Pro Loco sono disposti  a intervenire da subito per bonificare il fosso San Giovanni sulla spiaggia di Nicotera alfine di poter  recuperare quantomeno la stagione turista di agosto e settembre.

Il dott. Falvo, ha subito colto la proposta prendendo impegno di sollecitare l’autorizzazione richiesta dalla Pro Loco per la bonifica del fosso San Giovanni chiedendo l’invio urgente delle schede tecniche del prodotto. Stesso trattamento è stato proposto da Montuoro da almeno due anni, per combattere l’eutrofizzazione presente nel litorale di Nicotera, tramite attivatori biologici appropriati a combattere il fondale inquinato da batteri e prodotti chimici inquinanti. Questa seconda proposta da effettuasi ormai per la prossima primavera in preparazione della stagione estiva, da effettuarsi lungo il litorale per debellare la fioritura algale che viene nutrita dagli inquinanti chimici di nitrati, fosfati ecc., presenti nelle fogne e nel trattamento dei terreni agricoli che finiscono a mare e sono stagnanti nel fondale del litorale. La spesa è sostenibile, ha insistito Montuoro, e costa meno dei 45.000 euro che il Comune spende per le feste agostane.

E’ seguito l’intervento di Rosario Marra, che ha denunciato l’inciviltà di alcuni cittadini che ancora buttano dai finestrini delle auto la spazzatura.  Ha confermato che il Mesima è pulito a seguito della bioattivazione in atto. Ha testimoniato la mancata pulizia del territorio e il mare sporco che spingono i pochi i turisti ad andare via. Marra ha confermato l’esistenza di tubi abusivi in mare e ha testimoniato che la bio attivazione era già stata proposta lo scorso anno da Montuoro, rimasto inascoltato, ma che è stata adoperata nel litorale di Napoli con ottimi risultati.

E’ intervenuto Domenico Marino lamentando la striscia di colore marrone con presenza quasi costante nel mare di Nicotera marina, ma la colpa non è imputabile ai singoli cittadini. La colpa va individuata a monte nelle aziende agricole, nei depuratori non funzionanti, negli impianti fognari comunali che sversano nei torrenti e a mare. Ha posto una diretta domanda al Sindaco, che era presente, ma che non ha inteso intervenire neanche per un saluto ai presenti. Marino ha chiesto quali sono state le forze messe in campo dal Sindaco e dalla Giunta, e cosa è stato fatto per prevenire e affrontare il problema inquinamento sia in mare che nell’entroterra agricolo? Il mare anche se non è inquinato ha la colpa di alimentare la fioritura algale per la presenza di nutrienti chimici, cosa ha fatto in tal senso il Sindaco in questi anni fino ad oggi? Le domande sono rimaste prive di risposta.

E’ intervenuto Antonio La Malfa, assessore dall’ambiente del Comune di Nicotera, il quale ha subito precisato che il suo intervento è a titolo personale, non da assessore, ma da cittadino. Ha iniziato citando e ammettendo gli sversamenti della rete fognaria comunale, riconoscendo anche il malfunzionamento dei quadri elettrici e delle pompe di sollevamento, problematiche che a suo dire da cittadino, pian piano sono stati affrontati dal Comune. La Malfa ha spostato l’attenzione sulla concimazione intensiva a ridosso della pineta nell’entroterra. Ha precisato che l’agricoltura va protetta, ma vanno fatte le dovute verifiche su eventuali presenze di concimazioni se queste sono eventualmente fuori dai parametri. La Malfa ha citato l’intervento di Montuoro dando atto che il giornalista ha dimostrato che il torrente Ravello raccoglie inquinanti dalle campagne agricole e che sversa nel fosso san Giovanni e a mare. La Malfa ha concluso, in maniera assolutoria per il Comune, ipotizzando che, se la rete fognaria comunale non dovesse più sversare nulla in mare, la fioritura algale, a suo giudizio, non cesserebbe.

Torrente fosso san Giovanni dove converge il Ravello a Nicotera

L’ultimo intervento del pubblico è stato fatto da Antonino Contartese titolare di un impianto di rifiuti di Vibo Marina a porto Salvo, raccontando la sua esperienza con la presenza di un impianto di depurazione così ben efficiente da aver avuto i complimenti dagli enti di controllo. Ha spiegato comunque, le difficoltà che si riscontrano per mantenere sempre a norma l’impianto, ma che conferisce  i reflui in un secondo depuratore di proprietà del Corap.

Ha chiuso la serata il Procuratore Falvo, precisando che l’agricoltura non può essere criminalizzata, ma va fatto l’opportuno controllo ai vari livelli di competenza e ciò che si afferma per vero, va puntualmente e preventivamente verificato. La proposta di Montuoro sulla bioattivazione del fosso San Giovanni e del litorale marino va approfondita e presa in considerazione per percorrere ogni proposta positiva per non lascirae nulla di intentato all’annoso problema ambientale alla tutela del mare. Nel tirare le somme, ha precisato Falvo, Nicotera è ritornata alla ribalda per l’inquinamento quasi come è attualmente attenzionato il territorio di Pizzo. Ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico con il Prefetto, attivando i Carabinieri e la Capitaneria di Porto, già da domani, affiche ritornino sul territorio di Nicotera per ulteriori verifiche, lanciando un diretto invito al Sindaco presente di rimboccarsi le maniche per cercare di dare una soluzione. Per il prossimo anno, se non già da quest’anno, Falvo ha auspicato che, per Nicotera, ci sia una soluzione migliore.

articoli correlati con tutti i video sugli sversamenti a Nicotera:

https://www.youtube.com/@ANTONIOLEONARDOMONTUORO/videos

https://mediterraneinews.it/2023/08/31/si-e-tenuto-ieri-sera-a-nicotera-al-largo-roberto-il-guiscardo-presso-fragole-amare-luonge-bar-un-interessante-convegno-dal-tema-inquinamento-marino-a-nicotera-fiume-mesima-o-scari/

https://mediterraneinews.it/2025/07/21/nicotera-la-wetstone-offre-gratis-la-depurazione-nel-fosso-san-giovanni-a-mare-amo-nicotera-per-il-prossimo-anno-potremmo-bonificare-tutto-il-litorale-marino/

 

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