Come ormai i lettori sapranno a Ricadi hanno vinto i no al referendum indetto per il cambio del nome in Ricadi- Capo vaticano.
Hanno votato 2104 elettori pari al 44.77%. E la vittoria – per uno scarto di appena 87 voti – è andata al fronte del No che ha prevalso con 1096 voti pari al 52.3% mentre i sostenitori del Si, si sono fermati a 999 voti pari al 47.7%. La proposta è stata dunque bocciata e il comune manterrà l’attuale nome di Ricadi, ponendo fine ad un dibattito che durava da decenni.
Scorrendo i risultati nel dettaglio, si può osservare che a Santa Domenica i No sono stati 404 (pari al 59%) contro le 303 preferenze andate al Si (pari al 41%). Vittoria del Si invece a Ciaramiti dove i favorevoli al cambio del nome hanno ottenuto 54 preferenze (pari al 59%) contro le 37 preferenze andate ai sostenitori del No e a Brivadi, dove i Si hanno prevalso con 193 voti (pari al 71%) contro i 77 raccolti dal No (pari al 29%). A San Nicolò invece, i Si hanno ottenuto 333 preferenze (pari al 73%) contro le 126 del fronte del No (pari al 27%). Infine a Ricadi, i No hanno prevalso con 280 preferenze (pari al 78%) contro le 70 raccolte dal fronte del Si (pari al 22%).
Da sottolineare che – secondo alcuni osservatori – se la vittoria del Si era attesa a a San Nicolo e nelle piccole frazioni di Bruivadi e Ciaramiti e la vittoria del No era prevista a Ricadi, come poi è effettivamente accaduto, a sorpresa vi è stata una forte affermazione dei No a Santa Domenica dove la situazione sembrava in sostanziale equilibrio.
Una cosa è certa: nessuno avrebbe immaginato che la capitale del turismo calabrese, potesse rinchiudersi nella difesa di un campanilismo sub comunale irrazionale e senza senso.
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