Si muove finalmente qualcosa sul fronte della difesa comune europea dopo la sottoscrizione nei giorni scorsi del progetto di cooperazione, noto come PESCO, previsto dal Trattato di Lisbona, ma per quasi un ventennio è rimasto una disposizione non attuata degli accordi.
L’accordo in sostanza prevede numerosi impegni vincolanti tra cui l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro all’annuo per finanziare progetti di ricerca comuni per lo sviluppo di tecnologie avanzate nel settore della difesa e della sicurezza, l’aumento delle spese militari – in termini reali e non solo relativi al PIL – e la creazione di una forza di reazione rapida europea.
Sarà ora, il Consiglio Affari esteri dell’11 dicembre prossimo ha sancire la definitiva istituzione della PESCO. Per il momento vi hanno aderito tutti gli stati dell’UE tranne Irlanda, Portogallo, Danimarca e Malta anche se le diplomazie sono al lavoro per recuperare.