Ci sono voluti più di 10 anni, ma alla fine il Comune di Pizzo è riuscito a inaugurare il centro culturale in località Sant’Antonio. Un piccolo grande evento per la comunità napitina, che ha visto la posa della prima pietra della struttura nel lontano 2006. Un traguardo che è riuscito a tagliare l’amministrazione guidata da Gianluca Callipo, che negli ultimi anni non si è mai arresa a vedere quest’opera tra le eterne incompiute.
«Anzi – ha commentato il primo cittadino – sin dall’inizio del primo mandato abbiamo individuato nel centro di aggregazione di Sant’Antonio un simbolo di spreco di risorse pubbliche che andava risolto, proprio per dare un concreto segnale di cambiamento. Alla fine ci siamo riusciti, anche se non è stato facile».
Per raggiungere lo scopo ci sono voluti circa 150mila euro, ma soprattutto molta ostinazione per sbrogliare la matassa burocratica e amministrativa che impediva alla struttura di essere completata. Come accennato, la sua costruzione fu avviata nel 2006 ma presto nacque un contenzioso con la ditta che si era aggiudicata i lavori, che portò alla rescissione del contratto. Con il passare del tempo, l’edificio, di cui era stato realizzato solo lo scheletro, divenne preda del degrado, nonostante la zona in cui sorge sia densamente popolata.
Per uscire dall’impasse, molto importante è stata l’attività svolta dagli assessorati ai Lavori pubblici e alla Cultura, guidati rispettivamente da Maria Pascale e Cristina Mazzei. La prima ha affrontato nodi burocratici e operativi che, una volta sciolti, hanno consentito il completamento dell’opera; la seconda, invece, ha coordinato i rapporti con le due organizzazioni che si occuperanno della gestione della struttura, la Banda musicale e orchestra di fiati Città di Pizzo e la Compagnia teatrale pizzitana. Entrambe le associazioni, nonostante siano molto attive e note anche fuori dai confini cittadini, non potevano contare su una sede fissa, che adesso sarà allocata nel nuovo centro culturale di Sant’Antonio, che può contare su un capiente auditorium.
«Ma la fruizione della struttura sarà aperta a tutta la città – ha assicurato Callipo -. Compatibilmente con le attività programmate dall’orchestra e dalla compagnia teatrale, infatti, tutti potranno fare richiesta per l’utilizzo dell’auditorium».
In questo modo, dunque, si sopperisce anche alla mancanza di una sala convegni cittadina, dove poter organizzare incontri e dibattiti pubblici.
Tante le persone che hanno voluto partecipare alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi ieri sera. A dimostrazione delle aspettative della comunità napitina, che da tempo attendeva il completamento del centro di aggregazione.