Tropea: arriva “l’EtnoEletTropeaFestival” tutti i venerdì del mese di luglio e il 3 agosto.

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Organizzato dall’associazione no profit “La Divina Tropea”, guidata da Paolo Compagnino, in collaborazione con l’ass. KalabriaEtnoArtFestival presieduta da Francesco Braccio e il comitato dei commercianti e ristoratori di Via Roma, ad animare la vita della “Perla del Tirreno”, arriva un nuovo e interessante appuntamento: “l’EtnoEletTropeaFestival” che sarà patrocinato dalla Confindustria di Vibo Valentia e la Consulta delle Associazioni di Tropea e che si si svolgerà tutti i venerdì di luglio nei giorni 6-13-20-27 e venerdì 3 agosto.

L’evento si svolgerà nella suggestiva cornice di Largo Duomo, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le tradizioni locali e il patrimonio naturale artistico, culturale della cittadina tirrenica vibonese.

Al Festival poteranno il loro qualificato contributo, docenti dei  conservatori di Vibo, Catanzaro, Salerno e Battipaglia, il maestro Varone, professore di tecniche artistiche presso l’accademia Belle Arti di Roma, L’associazione Culturale “Libertas”, L’associazione Gruppo folk “città di Tropea”, L’associazione Gruppo folk “Le Chiazzarole di Tropea”, l’associazione no profit “Ospitiamo” alla quale fanno riferimento le piccole strutture ricettive di Tropea, l’associazione  gruppo folk musicale “Tarant’è”, le band EtnoPathos, Officina Kalabra, Rino’s band e la web agency “tore & jeo” di Salvatore Tripaldi,

Il programma del festival si aprirà il 6 luglio prossimo, alle 18:30 nei pressi del museo diocesano in largo duomo, con una serata dove l’archeologo Dario Godano e lo scrittore Alessandro Stella dell’ass. “Libertas”, guideranno e racconteranno ai partecipanti storie e leggende di Tropea, in una passeggiata tra i palazzi nobiliari e le chiese del meraviglioso centro storico, evento che sarà seguito da una visita a dei laboratori musicali allestiti nello spiazzale antistante la cattedrale,  dall’esibizione di gruppi folk e dal concerto di musica etnica popolare con arrangiamenti elettronici curati da professori di musica dei vari conservatori di Vibo, Catanzaro, Salerno e Battipaglia.

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