“Per la dignità mostrata nell’affrontare la tragica perdita del figlio Matteo e per il coraggio con il quale combatte la violenza e la tracotanza della criminalità organizzata. Un esempio di civiltà per la Calabria”.
E’ questa la motivazione alla base del premio “Muricello” assegnato, a San Mango D’Aquino, a Rosaria Scarpulla, madre-coraggio del giovane Matteo Vinci, il biologo morto, nell’aprile 2018, all’interno della propria auto fatta esplodere con un ordigno a distanza. “La Scarpulla – afferma il direttore artistico, Antonio Chieffallo – ha dovuto subire l’atroce perdita del figlio per mano della ‘ndrangheta. Una famiglia rea di non aver abbassato la testa di fronte alle angherie della famiglia Mancuso. Un coraggio pagato a caro prezzo che, oggi, si esprime attraverso la dura battaglia per ottenere giustizia e per condannare la criminalità in ogni sua espressione”.
Visibilmente commossa la donna accompagnata, per ricevere il riconoscimento, dal marito Francesco e dal proprio legale, Giuseppe De Pace. “Spero di essere degna e di meritare tutto questo – afferma –. Vado avanti con la forza, la dignità e il coraggio che sono dentro di me grazie a Matteo. E’ lui che mi infonde questa energia. Simili eventi mi fanno sentire circondata da gente perbene, da gente di Calabria che non sapevo esistesse a dimostrazione che, a parte tutto il marcio, ci sono tante brave persone che vogliono dimostrare come la nostra regione è anche questo. Sono momenti grazie ai quali non penso alla malvagità che c’è in giro, questi pensieri si annullano e mi convinco sempre di più che ce la faremo”.
Premiato anche il magistrato Camillo Falvo della Dda di Catanzaro. “Mi sono rivolta a lui – dichiara la Scarpulla – e a lui ho chiesto aiuto, non per avere favori, ma per avere ciò che spetta a Matteo, giustizia e verità niente di più, ma niente di meno”. Un momento toccante e commovente, quindi, a dimostrazione che “Matteo ha lasciato qualcosa di meraviglioso”.
Ieri sera, la Scarpulla ha ricevuto un nuovo riconoscimento per l’impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e alla illegalità, a Paola, durante la X edizione del “Pacchero d’argento”.