“Coinvolgere gli studenti nella condivisione della necessità di regole per disciplinare la vita comune che costituiscono il fondamento della società moderna e sono il presupposto irrinunciabile per il processo penale”. E’ questo l’obiettivo alla base del progetto “Un percorso sulla legalità attraverso principi costituzionali” presentato presso l’Iti “Achille Russo” del dirigente scolastico Marisa Piro, dai membri delle Camere penali, Francesco Formica, Mariateresa Santoro, Lea Sprizzi, Caterina Bonarrigo e Gabriele Giordano.
Il progetto d’intesa con il Miur, ha voluto sottolineare l’evoluzione dell’attuale società che porta con sé la necessità di porre regole al vivere civile. Dalla discussione è emerso che, nella storia dell’uomo, in tema di accertamento e repressione di fatti illeciti, si individuano diverse fasi attraverso le quali si passa dall’applicazione della legge del più forte (clava), alle risoluzioni proclamate dai “comitia curiata”, alle prove di resistenza dell’Inquisizione, con il ricorso a varie forme di giustizia sommaria (far west) per giungere, con l’Illuminismo e le successive evoluzioni culturali e sociali, all’individuazioni di regole a tutela del percorso giurisdizionale e sanzionatorio.
Durante la tavola rotonda i relatori hanno spiegato brevemente agli studenti i tre gradi del processo, simulando con loro una vera udienza. Un interessante incontro che ha voluto fornire delle risposte esaustive a domande come: “Quando siamo in ambito penale?” “Come può concludersi un processo penale? (Assoluzione, condanna a pena pecuniaria o detentiva, altre condanne)”.