La stagione delle vacanze non parte col piede giusto – le condizioni del mare lungo il litorale tirrenico calabrese sono già motivo di proteste e denunce – e il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, scende in campo per fronteggiare ritardi e carenze che attanagliano da sempre le attività di collettamento e le infrastrutture depurative. Lo fa con l’ordinanza n.10/2022 nella quale detta una serie di disposizioni urgenti mirate a garantire la corretta erogazione del servizio pubblico di depurazione per tutelare corpi idrici e acque marino-costiere. Disposizioni che si traducono nel “commissariamento” di ben quattordici impianti di depurazione che, dalla data di emanazione dell’ordinanza, passeranno sotto la diretta sorveglianza del Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Corap) sino al prossimo 30 settembre. Nell’elenco delle strutture malfunzionanti sono finiti sette impianti del Cosentino (San Lucido, Fuscaldo, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro), sei del Vibonese (Parghelia, Zambrone, Briatico, Ricadi, Pizzo, Tropea) e uno del Catanzarese (Nocera Terinese dove confluiscono anche i liquami di Amantea e Belmonte Calabro).
La chiamata in causa del Corap, a carattere <straordinario e derogatorio del vigente riparto delle competenze amministrative in materia>, è motivata tanto con <la eccezionale situazione di pericolo per la salute pubblica> che con l’esperienza che il Consorzio ha già acquisito gestendo il trattamento delle acque reflue in numerosi agglomerati industriali calabresi. Lo stesso avrà, praticamente, carta bianca nel suo operare anche se il presidente Occhiuto fissa una serie di paletti da rispettare. Il Corap, in sintesi, dovrà sovraintendere alle attività gestionali dei soggetti concessionari dei quattordici impianti in difficoltà; predisporre, con somma urgenza, tutti gli interventi volti al loro funzionamento ottimale; assicurare il supporto tecnico necessario anche provvedendo all’eventuale conferimento di incarichi professionali; provvedere all’acquisizione dei dispositivi necessari al funzionamento degli impianti mediante le procedure negoziate previste nei casi d’urgenza; informare l’autorità giudiziaria in presenza di fatti di rilevanza penale,
nonché la magistratura contabile in caso di condotte sfociate in danni erariali. Il Corap viene anche autorizzato a presentare istanze per il dissequestro ddegli impianti oggetto di attenzione da parte dell’autorità giudiziaria. Non basta. Essendo emerse, nel corso di specifiche indagini conoscitive condotte, tra il 18 gennaio e lo scorso 10 giugno 2022, da Regione, Arpacal e amministrazioni provinciali, lungo il litorale Nicotera-Tortora, anche situazioni di assoluto degrado lungo numerosi corsi d’acqua per la presenza di rifiuti nocivi per l’ambiente e per le acque marine, sarà compito del dirigente generale del Dipartimento territorio e ambiente definire tutti gli interventi prioritari per sistemare gli impianti di depurazione e ripulire i bacini fluviali.
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