“Ho voluto indagare la morte”, ha affermato Santo Gioffrè, un romanzo complesso, che racconta una storia e tante storie universali e che si snoda all’interno della cultura occidentale e asiatica.
“Ho scelto un medico come protagonista-ha affermato l’autore -Andrea Bisi, il quale si risveglia dalla morte e incomincia il suo viaggio alla ricerca di se stesso e della ricerca di Fadia, la novizia cattolica conosciuta ad Aleppo della quale era innamorato.
Santo Gioffrè ha incantato con le sue storie e con la trama di questo romanzo, il numeroso pubblico presente nel cortile della Libera Università di Polistena, diretta dal Professore Giovanni Laruffa, su invito dell’Associazione Girolamo Marafioti, diretta da Piero Cullari.
Dopo i saluti del Professore Fabio Auddino, Gioffrè ha dialogato con lo scrittore Giuseppe Gervasi.
Un dialogo che ha portato i presente all’ interno del mondo drammatico della guerra in Siria e della guerra dello Stato Islamico contro l’Occidente.
Bisi, figlio di una serva e di un “Signorino” povero. ma che è riuscito a laurearsi in Medicina e che pensa solo alla carriera, dopo essere stato vicino alla morte, per un arresto cardiaco, viene catapultato in un viaggio alla ricerca dell’amore verso questa bellissima ragazza araba, cattolica e che parlava perfettamente il francese e l’italiano.
Infine il protagonista, nel tentativo di ricercare il suo amore sarà ucciso in Siria, dai terroristi dell’ ISIS.
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