“La Calabria dovrebbe sfruttare ampiamente la sua posizione geografica e la propria identità culturale e divenire luogo di incontro di diverse culture facendosi promotrice, nell’attuale situazione di instabilità, anche di pace”.
È l’idea di Marco Minniti, ex ministro dell’Interno, dal 2016 al 2018, nel governo Gentiloni , oggi presidente della Fondazione Med-Or. Il politico è stato ospite del gruppo “Dopo le 22” che ha promosso l’incontro presso il salone Giovanni XXIII della Cattedrale.
Un’occasione per parlare della guerra russo-ucraina e di immigrazione. “È necessario – afferma – ridare importanza al Mediterraneo perché può rappresentare la soluzione per gli attuali conflitti”. Minniti ripropone, così, il suo ruolo di presidente di Med-Or, associazione nata con l’obiettivo di promuovere attività culturali, ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”).
“In questo momento – dichiara – è la Turchia che sta svolgendo un eccellente lavoro diplomatico anche perchè, nei momenti caldi, si è sempre contrapposta alla Russia non chiudendo, però, mai il dialogo”. Il mar Mediterraneo rimane fondamentale anche riguardo all’immigrazione. “Bisogna necessariamente intervenire sul posto – afferma l’ex ministro – magari creando per queste persone condizioni lavorative o, al limite, operare nei Paesi da dove si imbarcano. È fondamentale finanziare gli stati che si affacciano sul Mediterraneo dopo i sopralluoghi da parte dell’Unione europea che si avvarrà di esperti per i necessari colloqui”.
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