Strada provinciale 23 ancora chiusa. Preoccupazione dell'associazione "Noi per Joppolo": "La paziente e fiduciosa attesa si trasformerà in indignazione e comporterà una seria ed appropriata reazione" Strada provinciale 23 ancora chiusa. Preoccupazione dell'associazione "Noi per Joppolo": "La paziente e fiduciosa attesa si trasformerà in indignazione e comporterà una seria ed appropriata reazione"

Strada provinciale 23 ancora chiusa. Preoccupazione dell’associazione “Noi per Joppolo”: “La paziente e fiduciosa attesa si trasformerà in indignazione e comporterà una seria ed appropriata reazione”

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“Alla data odierna la strada provinciale 23, nel tratto Joppolo Coccorino, rimane ancora chiusa al traffico. Come associazione, reduci delle esperienze passate, avevamo già paventato al momento del provvedimento, la possibilità che la chiusura si sarebbe protratta per un lungo periodo”.

Ad affermarlo Giovanna Rodolico, presidente dell’associazione “Noi per Joppolo” a più di due mesi dalla chiusura al traffico della Sp 23 a causa di un’ordinanza provinciale firmata dal responsabile alla viabilità Maria Giovanna Conocchiella, con la quale è stata ufficialmente sospesa la circolazione in seguito ad un sopralluogo dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Vibo Valentia che avevano riscontrato “la presenza di materiale inerte sulla sede stradale e la presenza di due grossi massi in condizioni di precaria stabilità posti al di sopra dei muri di sostegno e a circa dieci metri di altezza dal piano stradale”.

“Tuttavia – dichiara la Rodolico -, in seguito al tempestivo inizio dei lavori da parte di Anas e la rassicurazione che in breve tempo la viabilità sarebbe stata ripristinata, abbiamo pazientemente atteso.  Ma, quella che fino ad oggi è stata una paziente e fiduciosa attesa, si sta nuovamente mutando in una seria preoccupazione che, se non ci sarà una svolta a breve, si trasformerà inevitabilmente in indignazione e comporterà una seria ed appropriata reazione. Dopo un colloquio telefonico tra il presidente dell’associazione “Noi per Joppolo” e l’ingegnere Conocchiella, la data di riapertura della suddetta arteria appare infatti ancora del tutto incerta. L’ingegnere ha infatti dichiarato, come aveva fatto anche in precedenza, di essere disponibile ad una immediata riapertura nel momento in cui Anas comunicherà all’Ente Provincia l’avvenuta rimozione del pericolo segnalato che, a suo tempo, è stato causa del provvedimento di chiusura da parte dello stesso ente. Lo  stesso ingegnere ha però dichiarato che Anas, nonostante la richiesta di comunicazioni effettuata dalla Provincia, non ha ancora fatto alcuna dichiarazione in merito. Stando così le cose, il provvedimento di chiusura non può al momento essere revocato”.

Per il presidente dell’associazione “è inutile dire che questa mancanza di comunicazione tra due enti che dovrebbero invece interagire per una risoluzione rapida del problema, appare ai nostri occhi, ma anche a quelli della popolazione in generale, assolutamente incomprensibile e denota una totale mancanza di sensibilità nei confronti di una cittadinanza che avverte, con sempre maggiore chiarezza, la sgradevolissima sensazione che i propri disagi siano completamente ignorati da chi invece sarebbe doverosamente tenuto a risolverli. In questo contesto l’associazione, che opera sul territorio ed è costantemente a contatto diretto con la popolazione, ne coglie le sofferenze e se ne fa portavoce. Si fa portavoce dei commercianti che hanno visto nuovamente ridurre le loro entrate, dei bambini costretti a mille peripezie per raggiungere la scuola, delle preoccupazioni delle madri,  della rabbia dei pendolari costretti a percorrere fino a 4 volte al giorno , a volte anche di più, una strada alternativa più lunga e difficoltosa,  dei cittadini (in particolare la popolazione anziana) che riscontrano notevoli difficoltà anche per raggiungere gli uffici comunali o gli uffici ASL più vicini, anche semplicemente per regolarizzare la propria posizione sanitaria o le esenzioni ticket, dei malati cronici che devono raggiungere le sedi ospedaliere di Tropea o Nicotera quasi quotidianamente (dializzati, pazienti in chemioterapia … ). Si fa portavoce di quanti giustamente temono per un impossibile intervento tempestivo dei mezzi di emergenza in caso di necessità e dei tanti altri disagi che da troppo tempo interessano questo territorio. Con questo scopo chiediamo che Anas faccia il possibile per accelerare i tempi di completamento dell’opera, intensificando il proprio lavoro, magari incrementando il numero degli operai coinvolti e le ore di lavoro o rendendo fruibile la strada con un senso unico alternato durante il completamento dei lavori. Chiediamo inoltre che Anas faccia una stima del tempo massimo di completamento dell’opera e che tra Anas e Provincia si ristabilisca, per il bene di tutti, un rapporto di corretta e trasparente comunicazione“.

Dal comitato “Strada del mare” che quotidianamente si interfaccia con la direzione dei lavori, giunge, però, una labile speranza. “Se il tempo continuerà ad essere buono – affermano –, gli operai finiranno di lavorare da terra con la gru che occupa l’intera carreggiata ed in seguito provvederanno a rimuovere un masso caduto sulla paramassi. Solo allora Anas informerà la Provincia per l’apertura a senso alternato, sulla strada ci sono già i semafori”.

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