Nella notte tra il 30 ed il 31 agosto 2023 l’ennesima strage di lavoratori: Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorbillo, 43 anni, Giuseppe Aversa, 49 anni e Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, muoiono, travolti da un treno nei pressi della stazione di Brandizzo, dove stavano eseguendo lavori di manutenzione ferroviaria.
Si aggrava così il già tragico bilancio delle stragi di lavoratori, che vede l’Italia ai primi posti delle statistiche europee per gli “incidenti” sul lavoro (oltre 1000 nel 2022 e quasi 700 nei primi mesi del 2023).
È sufficiente riflettere su queste terribili cifre per concludere che non ci si può limitare a definirli “infortuni sul lavoro”; i morti ed i feriti chiamano in causa non solo le norme sulla sicurezza ma soprattutto i controlli sull’ applicazione dei protocolli previsti dalle norme.
Talvolta, come nel caso della ThyssenKrupp, chiamano in causa i comportamenti irresponsabili, o persino criminali, di proprietari e dirigenti d’azienda per i quali il profitto vale di più della vita dei lavoratori.
Negli ultimi anni le emergenze sulle quali le Istituzioni dovrebbero intervenire non sembrano affatto diminuire ma assistiamo indignati all’aumento e all’aggravamento delle emergenze, da quella climatica all’aumento della violenza ed in particolare alla violenza sulle donne.
AMPA venticinqueaprile esprime piena solidarietà ai familiari dei lavoratori “travolti ed uccisi dal treno” e lancia un appello per un impegno comune per affrontare seriamente le cause e trovare le soluzioni più efficaci per contrastare quella che si manifesta come una vera e propria strage di lavoratori.
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