Domenica 5 novembre a Gioia Tauro  presso l’Oratorio San Giovanni Bosco della Parrocchia San Francesco da Paola, guidata da Don Natale Ioculano,  si è svolta  la rappresentazione del “Miracolo delle Castagne”

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Domenica 5 novembre a Gioia Tauro  presso l’Oratorio San Giovanni Bosco della Parrocchia San Francesco da Paola, guidata da Don Natale Ioculano,  si è svolta  la rappresentazione del “Miracolo delle Castagne”, compiuto  da don Bosco il giorno della Commemorazione dei  Defunti, all’uscita dal cimitero.

Alle ore 16,30 sono iniziate  le attività programmate,  con l’accoglienza all’insegna fatta di musica, balli e giochi;  alle ore 17:00 i ragazzi hanno rappresentato  il miracolo delle castagne.

Il giorno dei defunti don Bosco condusse tutti i ragazzi dell’Oratorio a visitare il Cimitero e a pregare.

Aveva promesso loro, al ritorno, castagne bollite.

E per quell’occasione ne aveva comprato tre sacchi.

Ma Mamma Margherita non aveva ben capito i suoi desideri e non ne aveva cotto che tre o quattro chili.

Il giovane Giuseppe Buzzetti arrivò a casa prima degli altri, si rese conto di ciò che era successo e corse a dirlo a don Bosco.

Ma con tutto il fracasso che facevano i ragazzi non riuscì a farsi capire.

Arrivato all’Oratorio, don Bosco prese la piccola cesta e cominciò a distribuire le castagne con un grosso mestolo. In mezzo alle grida di gioia Buzzetti gli gridava: “Non ce n’è per tutti. Non ce n’è per tutti”

Don Bosco gli rispose: “Ce n’è tre sacchi in cucina”. “No, ci sono solo queste, solo queste”

Don Bosco sembrò non credere a quell’avvertimento. Le castagne le aveva promesse a tutti. Per cui continuò nella distribuzione.

Giuseppe guardava nervoso le poche manciate che restavano in fondo alla cesta e la fila di quelli che circondava don Bosco e che sembrava sempre più lunga. All’improvviso si fece un profondo silenzio. Centinaia di occhi incantati fissavano quella cesta che non era mai vuota. Ce ne fu per tutti.

Forse per la prima volta, con le mani ripiene di castagne, i ragazzi gridarono quella sera: “Don Bosco è un santo”

Dopo la rappresentazione, in un clima denso di emozioni e allegria , come da tradizione’’ sono state distribuite a tutti i partecipanti le castagne e non solo, i collaboratori hanno preparato uno stand di salumi e formaggi.

Nell’oratorio gioiese, il vero miracolo  è stata la presenza di tante persone, la bellezza dello stare insieme, il miracolo di vivere in comunione, anche mangiando le castagne , in un mondo che  sta abituando tutti  a vivere separati, a vivere nell’individualismo.

L’evento si è concluso con un momento di preghiera e con la  speranza che l’unità possa regnare sempre di più.

Don Natale Ioculano, non senza emozione, ha sottolineato l’importanza della condivisione e la bellezza di vivere momenti di comunione fraterna, ed ha ringraziato gli animatori e i collaboratori per l’impegno profuso.

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