La prof.ssa Raffaella Solano sceglie Maria Rosaria Russo

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La prof.ssa Raffaella Solano afferma:”La crescente disaffezione alla vita politica, che si è andata registrando nel nostro Paese, costituisce una sfida a recuperare un alto profilo dell’impegno a favore del bene comune. A tal fine risulta quanto mai necessario riscoprire le motivazioni etico-spirituali dell’agire sociale e politico, proponendo al tempo stesso processi di formazione alla partecipazione democratica e al servizio disinteressato della collettività. È qui che il contributo dei cittadini potrà essere significativo nell’ambito delle varie forme di partecipazione, in cui la vita democratica si esprime. La partecipazione è il motore che tiene in movimento le società, che formula le domande e suscita le risposte organizzate, che produce nuovo pensiero e nuove visioni del mondo; è energia civile che rende vive le comunità locali, protagoniste del loro futuro, capaci di progettare politiche, azioni, risposte collettive. Non può esistere una democrazia che non abbia in sé questa tensione vitale”.

La prof.ssa Solano continua:”Democrazia e partecipazione, un connubio che attraversa il pensiero storico e che diventa oggetto di discussione tra i banchi, motore che conduce gli alunni verso interrogativi che sviluppano la consapevolezza di essere cittadini. La complessità dei nostri giorni fa sorgere dei dubbi: può un filosofo fare politica, restando filosofo? Può schierarsi a favore di un’ideologia politica?

Queste domande attraversano la storia del pensiero fin dall’allegoria della Caverna. Qual è il senso dell’ultimo passaggio di questa allegoria? Forse è proprio questo: dopo aver contemplato le Idee, può il filosofo tornare a “sporcarsi le mani” con la politica? Non ci sarà sempre uno scarto tra l’Idea contemplata e la realtà della polis?

Fuor di metafora, il problema è relativo allo schierarsi del filosofo: l’esercizio del pensiero dovrebbe prendere delle distanze da ogni posizione politica”.

La prof.ssa Solano conclude:”Ho accettato questa candidatura non per interessi personali, ma per il pensiero che mi accomuna alla Dirigente, prof. ssa Maria Rosaria Russo, candidata a Sindaco di Gioia Tauro, quel “libero pensiero”, che non tradisce lo spirito della filosofia stessa: a cosa servirebbe la riflessione filosofica, se non ambisse a avere un qualche impatto sulla vita in comune degli esseri umani? O magari il filosofo dovrebbe relegare la sua riflessione a temi che non implicano la vita politica.

Ma chi lo stabilisce? Il rischio è quello di chiudersi in una torre d’avorio, e rinunciare a qualsiasi tentativo di cambiamento.

E poi l’idea di un laboratorio è innovativa, come quei laboratori che nascono tra i banchi da un’esigenza: ricercare la Verità, lontana dalle forme corrotte e radicarla nel DIVENIRE perché è solo nel divenire, che è intrinseco il cambiamento! “

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