Conquistare l’attenzione delle scolaresche, rendendole protagoniste di canti e coreografie, per poi porgere – attraverso le autorevoli testimonianze coinvolte – un messaggio di rifiuto della violenza ndranghetista per una nuova cittadinanza attiva. Ha registrato nuovamente questo schema riuscito, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – che l’amministrazione comunale di Taurianova aveva pensato per il terzo anno a ridosso della commemorazione nazionale del 21 marzo – rimandata ad oggi a causa del maltempo.
Nella Villa Fava, dopo il corteo che con in testa il gonfalone comunale e il sindaco Roy Biasi si è snodato da piazza Duomo, si sono radunati scolari e studenti dei 3 istituti cittadini, per quella che il vescovo Giuseppe Alberti ha definito «una splendida mattinata di impegno e di festa». Colori e musica, quindi, hanno intervallato gli interventi coordinati dalla giornalista Nadia Macrì che – a partire dal benvenuto alle autorità, alle associazioni e ai sindaci fatto dal primo cittadino taurianovese – ha voluto intrecciato ogni testimonianza al riscatto dagli «anni bui intorno al venerdì nero del 1991 che la città vive» che ha ricordato menzionando il manifesto fatto affiggere all’epoca dal parroco Muscari Tomaioli che scosse la città invitando a «formare una coscienza collettiva che ripudia la mafia».
«Non dobbiamo dimenticare il passato reso doloroso da una minoranza violenta – ha detto il sindaco Biasi – ma allo stesso tempo dobbiamo praticare e indicare ai giovani, come stiamo facendo, i valori della legalità e della cultura perché abbiamo bisogno di far conoscere la Calabria autentica, quella fatta anche di tante eccellenze che si sono affermate nel resto del Paese, e alle quali ci sentiamo di poter dire che si può tornare, che Taurianova è cambiata anche grazie a quello che faremo quest’anno con il titolo di Capitale italiana del Libro». Inevitabile il riferimento al complesso di manifestazioni culturali menzionato nei loro interventi dall’assessore alla Cultura Maria Fedele, e dalle dirigenti scolastiche Emanuela Cannistrà e Maria Concetta Muscolino, e che verrà presentato a Villa Zerbi giovedì prossimo, evento preceduto dalla stipula – come ha ricordato Macrì – di un Patto di gemellaggio con 3 eventi culturali e artistici che annualmente fanno conoscere il nome di Taurianova in tutto il mondo: l’Infiorata, il Concorso internazionale dei madonnari e il Villaggio Sud Agrifest.
Nel suo intervento l’assessore alla Legalità, Massimo Grimaldi, ha testimoniato la fiducia verso le associazioni dei familiari che lui, in quanto figlio e nipote di vittime innocenti di mafia, ha valorizzato. «Ringrazio sia Libera che Piana Libera – ha detto – che sono diventate la mia seconda famiglia. Vogliamo far capire ai giovani che le tragedie vissute possono sfociare in veri e propri miracoli che fanno dell’impegno per una Taurianova migliore il germoglio della bellezza che insieme alle associazioni e alle parrocchie stiamo coltivando». Nella Giornata il Comune ha voluto coinvolgere, oltre che don Pino Demasi – in rappresentanza di Libera – anche i familiari di Giuseppe Valarioti, il segretario del Pci rosarnese ucciso dalla mafia nel 1980, Carmela Ferro e Ilenia Bottiglieri, nonché Antonino Fazio, figlio del compianto colonnello Cosimo Fazio per anni alla guida della Compagnia cittadina dell’Arma.
«La legalità – ha detto nel suo intervento l’assessore alla Pubblica istruzione, Angela Crea – non è solo educare i giovani alla disciplina ma anche a fare in modo che, come ci insegnava il giudice Giovanni Falcone, anche se le persone passano, le loro idee camminano sulle gambe di cittadini resi ancora più consapevoli dei diritti e dei doveri che hanno». Presenti fra gli altri il vertice dei presidii delle forze dell’ordine presenti in città, il capitano Gaetano Borgese che guida la Compagnia dei carabinieri, il dirigente del commissariato di Polizia, Raffaele La Bella, il comandante della Polizia locale, capitano Antonino Bernava, in rappresentanza dell’Esercito il tenente colonnello Carmelo Rechichi, nonché i sacerdoti De Leo, Ciano, Rigoli, De Raco e Santoro, la presidente della Consulta delle associazioni, Anna Maria Fazzari, i consiglieri comunali Lazzaro, Prestileo, Stranges, Calapà e Fuda, la giunta al completo, il consigliere regionale Giuseppe Gelardi.
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