Si è svolta a Cittanova la XV° Edizione del Premio Cittanova Radici, davanti al busto di Carlo Ruggiero, all’interno della splendida Villa comunale, bene nazionale di interesse storico e naturalistico, alla presenza di un pubblico numeroso.
La cerimonia di premiazione è stata patrocinata dal Comune di Cittanova, dai Siti Storici Grimaldi di Monaco, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e dalla Presidenza del Consiglio della Regione Calabria.
Anche questa edizione, che si è svolta nel rispetto delle radici e delle identità locali, non ha deluso le aspettative ed è stata ricca di significati.
Raccontare la Calabria in modo positivo è sempre di più un imperativo necessario affinché essa riceva l’attenzione del mondo. Vorremmo che ci fosse più lavoro in questo territorio che ha tutte le carte in regola per eccellere, bellezze naturali, sì, ma, soprattutto, creatività, laboriosità e competenze e una popolazione che non dimentica le proprie origini.
La giovanissima cantante Bernadette Rizzo ha aperto i lavori della serata con “La cura” una delle canzoni di Franco Battiato, imperniata su quell’amore universale, sulla necessità di prendersi cura gli uni degli altri.
Nell’intervento introduttivo, la presidente dell’Associazione Cittanova Radici, Domenica Sorrenti ha voluto come prima cosa ricordare il professore Orlando, da poco scomparso, eccellente scrittore, saggista ed esperto di storia contemporanea, insignito nel 2016 del Premio Cittanova Radici, in occasione della VII edizione, e membro di giuria del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”.
Ha auspicato la fine di tutti i conflitti in atto, dedicando una particolare attenzione a quanto sta succedendo in Medio Oriente, una guerra che non avrebbe motivo di esistere visto che Ebrei e Palestinesi sono fratelli, figli di Abramo, per come viene affermato nella Bibbia.
Ha ricordato Saverio Strati, per il quale il sedici agosto sarebbero trascorsi i cento anni dalla nascita e i numerosi autori calabresi, tra cui Corrado Alvaro, Mario La Cava, Lorenzo Calogero, Nuccio Ordine che meritano di avere maggiore apprezzamento per il grande contributo dato con le loro opere.
Ha ringraziato la BCC Calabria Ulteriore, per il sostegno che da sempre offre all’Associazione, e tutti gli sponsor, alcuni diventati storici, senza il cui aiuto sarebbe difficile fare Cultura.
Ha asserito che, quando si fa cultura a 360 gradi, si serve la propria popolazione, il proprio territorio, la propria nazione.
Sono seguiti i saluti del Sindaco di Cittanova, avvocato Domenico Antico, presente con il vicesindaco Francesco Sgambetterra, l’assessore Patrizia Iamundo e il consigliere con delega all’Ambiente Giuseppe Morabito.
La finestra sulla storia è stata imperiata sul romanzo storico, “Ritorno a casa” di Antonino Tramontana, ambientato nel periodo antecedente, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ha dialogato con l’autore Stefania Crocitti, docente di Criminologia presso l’università di Bologna, riuscendo a sottolineare quanto iI giovane protagonista, Salvatore, risucchiato suo malgrado dagli eventi bellici, sia stato eroe di quella resistenza che anche dalle nostre parti c’è stata, e come tante persone abbiano immolato la loro vita per quei valori irrinunciabili di libertà e giustizia, storie di cui si conosce ben poco perché non sufficientemente approfondite.
La lettura dei brani è stata fatta in modo magistrale dall’attrice Assunta Spirlì.
Il primo dei due Premi Cittanova Radici è stato conferito al dottor Santo Strati, giornalista di fama internazionale, scrittore e saggista, fondatore nel 2017 del quotidiano web-digitale Calabria.live, con più di 400.000 accessi giornalieri, diffuso in tutto il mondo, dovunque ci sia una comunità calabrese. A lui è stato riconosciuto anche il merito di aver contribuito a quella nuova narrazione della Calabria che da più parti viene fatta.
L’altro Premio è stato assegnato al giovane musicista Giosuè Greco, classe 1990, partito nel 2019, per il Berklee di Boston, il college di musica più grande e prestigioso del mondo, grazie ad una borsa di studio. Trasferitosi a Los Angeles dopo il diploma, lavora per il cinema e la televisione americana, divenuto famoso per aver composto le colonne sonore di due short films che hanno ricevuto l’Oscar, il primo nel 2019 e l’altro, recentemente, in questo 2024. Impossibilitato ad essere presente, è intervenuto con un messaggio vocale e ha ritirato il premio il padre Pietro.
Momento importante è stato l’approfondimento sulla fisarmonica, strumento musicale per eccellenza che ha visto l’Italia, in passato, primeggiare nel mondo.
A Cittanova, a partire dagli anni ’50, grazie all’impegno dei fratelli Aniello e Severino Romano, tanti allievi, tra cui diverse ragazze, hanno imparato a suonare questo strumento. Esso, molto diffuso durante il periodo di ricostruzione post-bellica, ad oggi, annovera pochissime persone interessate allo studio.
Si tratta di una tradizione dimenticata che merita sicuramente di essere recuperata e valorizzata, anche perché la fisarmonica rappresenta uno strumento usato da un pubblico colto, grazie all’apporto di grandi musicisti come Sofia Gubaidùlina, Luciano Berio e Luis De Pablo.
Le struggenti note della fisarmonica suonata dal giovane Domenico Raso sono arrivate nelle orecchie dell’attento pubblico. Domenico è una stella tutta cittanovese e ci auguriamo che in futuro possa ottenere i riconoscimenti che merita.
A Domenico Raso è stato consegnato il Premio Cittanova Radici Special.
Altro Premio Radici Special è stato conferito alla professoressa Maria Antonietta Molina, maestro di pianoforte per aver seguito, privatamente, molti allievi preparando alcuni di loro al conseguimento del diploma di conservatorio.
Anche Sergio Raso, un giovane che studia e lavora contemporaneamente, ha ricevuto il Premio Radici Special per il suo impegno nello scrivere sia la musica che i testi delle canzoni di grande valenza sociale che interpreta.
La finestra sul vernacolo, curata dal vicepresidente Rocco Rao, ha visto la partecipazione di un ospite d’onore, il poeta, Paolo Landrelli, le cui poesie dialettali ottengono spesso il primo posto nei concorsi e non solo in quelli che si tengono in Calabria ma anche in cittadine del Nord, dove vengono apprezzate per le emozioni e i sentimenti che suscitano, valori che accomunano tutti.
Monto intenso e appassionato è stato il ricordo del poeta Enrico Marvasi, esimio avvocato, da parte del dottore Girolamo Giovinazzo, presidente onorario dell’Associazione. La figlia Irene ha dato un assaggio dei componimenti del padre leggendo all’attento e numeroso pubblico la poesia, “Malinconia, tu sei”.
Per l’avvocato, filosofo e poeta è stato consegnato il Premio Cittanova Radici “alla memoria” nelle mani delle due figlie, Irene e Milena.
Nel corso della serata, per la sezione “Cittanova nel cuore” hanno ricevuto una pergamena attestante il rapporto profondo con la città di origine Mario Taccone, Luciana Gerace, Vincenzo Longo, Rosalba Foci, Enzo Mammoliti, Giuseppe Deleo, Nino Della Sorte, Antonio Gangemi.
Riconoscimento consegnato anche a tre cittanovesi di adozione: Nuccia Siviglia, Domenico Manti e Daniele Freno.
Momenti di grande commozione ha suscitato la consegna dell’attestato di benemerenza agli educatori Caterina Gangemi, Silvana Italiano e Pietro Giordano. A quest’ultimo è stato anche predisposto un attestato di Benemerenza “alla memoria” per la propria moglie Antonella Ramondino.
Tra le bellezze arboree e arbustive hanno fatto da cornice i quadri di due artiste cittanovesi, Maria Antonietta Molina e Angela Sisinni, persone dai molteplici talenti, che si sono cimentate con la loro prima esposizione.
La serata si è conclusa con un rinfresco, con pizze, crocchette e arancini offerti dagli sponsor storici, i Fratelli Chiaro, “Pizzeria da Ciccio e” Cavallica Ranch, e con le challot, il pane dolce della tradizione cittanovese, servito anche con l’aggiunta della marmellata dei limoni locali e del bergamotto di Reggio Calabria, altro momento che ha dato la possibilità alle tante persone rimaste fino alla fine di scambiarsi saluti e attenzioni.
Un ringraziamento particolare va al dottore Girolamo Giovinazzo, ai soci Nino Tramontana, Stefania Crocitti, Nino Surace, Rocco Rao, Vincenza Armino, Simona Caruso e Caterina Marvaso. Quest’ultima, si è prodigata per preparare le bellissime pergamene. Ringraziamenti a tutta l’Amministrazione e ai dipendenti comunali per il loro contributo, a quanti hanno partecipato a vario titolo alla buona riuscita della cerimonia.