Calabria – una popolazione troppo sedentaria

Nessun commento Share:

Secondo il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, gli adulti italiani si distribuiscono quasi equamente fra i tre gruppi di fisicamente attivi, parzialmente attivi e sedentari. Le persone classificate come fisicamente attive sono gli intervistati che dichiarano di praticare attività fisica in linea con quanto raccomandato, ovvero: 30 minuti di attività fisica moderata per almeno 5 giorni alla settimana, o almeno 20 minuti al giorno di attività intensa per almeno 3 giorni a settimana, oppure svolgono un’attività lavorativa che richiede un importante sforzo fisico. Le persone definite parzialmente attive non svolgono un lavoro pesante ma praticano attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati. Le persone classificate come sedentarie non praticano alcuna attività fisica nel tempo libero, né svolgono un lavoro pesante. La sedentarietà è associata all’avanzare dell’età, al genere femminile, a uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione.
La quota di sedentari, ad eccezione del Centro Italia, sembra persino aumentare dal 2008 al 2015, in tutto il Paese, continuando a dividere nettamente l‘Italia in due, con un maggior numero di sedentari fra i residenti nel Sud Italia (eccezion fatta per Molise e Sardegna).
Non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella effettivamente svolta: 1 adulto su 2 fra i parzialmente attivi e 1 su 5 fra i sedentari percepiscono come sufficiente il proprio impegno nel praticare attività fisica.
Troppo bassa (e senza alcun segno di incremento nel tempo) appare l’attenzione degli operatori sanitari al problema della scarsa attività fisica: appena un terzo degli intervistati riferisce di aver ricevuto il consiglio dal medico o da un operatore sanitario di fare regolare attività fisica, anche quando fossero in eccesso ponderale o avessero patologie croniche.

Per quanto riguarda la nostra regione, la Calabria, si evince dai dati come sia in aumento la popolazione sedentaria – il 47.7% del totale, mentre in leggero calo è la popolazione parzialmente attiva – 23.7% e sostanzialmente stabile è quella attiva stimata al 28.6%.

Da rivelare quindi come in termini di popolazione attiva la nostra regione si collochi al diciannovesimo posto su venti regioni, mentre in termini di popolaziobne non attiva la Calabria si colloca ad un preoccupante quarto posto. I più attivi sono i sardi con il 40.9% di popolazione in fasdcia attiva mentre i più inattivi sono i Lucani con il 16.1%.

SDono numeri che dovrebbero far riflettere tutti: istituzioni, scuole, famiglie, corpi sociali. I rischi per la salute su una popolazione in lrga parte poco o per nulla attiva sono evidenti. La Calabria poi già con la sua sola conformazione geografica si presta a numerosi sport ma anche al semplice movimento, sui sentieri che l’attraversano o sulle spiagge chilometriche.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Monte Poro, luogo di storia e tradizioni

Next Article

La riserva faunistica dell’Angitola – il tesoro “verde”.

You may also like