Dopo due mesi di indagini quella che in un primo tempo sembrava una normale rissa si è rivelata qualcosa di ben più grave.
La vicenda era iniziata a Pizzo calabro il 5 novembre scorso e ha portato le autorità competeneti a spiccare quattro denunce per rissa. Quella sera infatti, una pattuglia della locale stazione dei carabinieri agli ordini del maresciallo Paolo Fiorillo intervenne su Corso Garibaldi per sedare gli animi tra i partecipanti ad una rissa, nella quale, a farne le spese era stata una donna S.G. di anni 50 che si procurava in quella occasione una frattura alla mano giudicata guaribile in 25 giorni.
Ma i carabinieri a quanto pare non se si sono bevuti le deposizioni raccolte in merito all’accaduto e hanno ampliato la sfera dell’indagine ricostruendo che questa rissa aveva avuto un prodromo, nella centralissima Piazza della Repubblica – il salotto buono della città costiera del vibonese – dove appena un ora prima l’accaduto un certo D.M. di anni 41, compagno della donna suindicata aveva avuto un acceso diverbio con un anziano reo di aver lasciato una bottiglia davanti alla casa di quest’ultimo. Dopo l’alterco, D.M. sarebbe stato ragiunto in piazza dai figli dell’anziano eda un terzo soggetto – rispettivamente G.G. operaio di anni 45; A.G., Lsu di anni 34 con precedenti e G.F., di anni 26 – che armati di bastone picchiano D.M. per poi dileguarsi tra i vicoli della città napitina. ma evidemntemente D.M non è persona che si tiene un oltraggio del genere e invece di rivolgersi alle forze dell’ordine prende ue bastoni e raggiunge gli assalitori sotto la loro abitazione, sita per l’appunto in Via Garibaldi dove viene nuovamente malmenato ma procura una lesione alla donna accorsa a prendere le parti del compagno.
Tutti comunque all’arrivo dei carabinieri tentano di sminuire l’accaduto. Poi oggi la svolta con la delicata indagine che viene portata a termine con questi risultati: G.G., A.G. e G.F. denucniati per rissa aggravata, minaccia aggravata e porto abusivo di armi atte ad offendere; G.G. denucniato anche per lesioni personali gravi (per la ferita alla donna); e D.M denunciato per porto abusivo di armi atte ad offendere.