La caccia all’uomo messa in atto dalle forze dell’ordine per scoprire i colpevoli dell’agguato mortale avvenuto ieri ad Acquaro – che ha portato all’uccisione di Rosario Mazza, di 22 anni, e del ferimento del fratello, Simone, – non ha tardato a dare i suoi frutti. E’ stato infatti individuato e sottoposto a fermo il presunto autore dell’omicidio avvenuto nella serata di ieri nel piccolo centro – circa 3300 anime – nel comprensorio vibonese dell’Alto Mesima. Si tratta di Alessandro Ciancio, di 23 anni, anche lui di Acquaro, già noto alle forze dell’ordine. Il fermo è stato eseguito a conclusione delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, insieme a quelli del Reparto operativo di Vibo Valentia e della Stazione di Arena.
Il movente, secondo i carabinieri sarebbe stato un gesto di sfida rivolto dalla vittima al fermato. Insomma un motivo di una banalità estrema che però – se accertato – diventa occasione di vendetta e di morte. E questo non può che aggiungere un ulteriore elemento di tristezza e di preoccupazione.
