E’ uno dei luoghi simbolo dela Shoah, ma molto più lugubre di Babi Jar, più impressionante della Risiera di San Sabba, del Velodromo di Drancy o dei resti del cimiero ebraico di Varsavia. Il luogo dove il male si è eretto a “sistema” cancellando oltre un milione di esseri umani – ebrei ma anche rom, omosessuali, oppsitori politici – tra uomini, donne e persino bambini.
Stiamo ovviamente parlando di Auschwitz -Birkenau dove lo scorso 18 e 19 Gennaio è stato visitato da un centinaio di studenti appartenenti alle Consulte studentesche d’Italia – presente ilministro dell’Istruzione Valeria Fedeli – quale tappa fondamentale di un percorso didattico organizzato dal ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI). Tra queste anche la delegazione calabrese guidata da Franca Falduto, responsabile regionale per l’Ufficio scolastico e dal giovane presidente, lo studente Alessio Rocca.
Gli studenti partecipanti a questo “Viaggio della Memoria” hanno ascoltato le parole dei sopravvissuti tra le lacrime e un clima di sincera commozione. Sopravissuti ai quali ha rivolto un pensiero la stessa Franca Falduto sottolineando l’eroismo di coloro che, nonostante l’età avanzata e nonostante il dolore del ricordo che evoca questo orrore, si fanno carico di tramandare la loro esperienza alle nuove generazioni. ed evidenziando che lo fano proprio per sensibilizzare i giovani ai quali, scomparsi loro stessi, toccherà tenere viva la memoria della Shoah.
All’importante appuntamento poi, oltre al Ministro Fedeli, quest’anno si è poi aggiunta una rappresentanza del Consiglio Superiore della Magistratura che, intervenendo istituzionalmente, sia durante la cerimonia nella sinagoga di Cracovia che al campo di Auschwitz, ha evidenziato come il tragico evento non possa essere mai relegato alla storia passata, ma sempre attualizzato per combattere qualunque tipo di discriminazione e persecuzione di popoli e etnie.
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