Al SBV la presentazione del volume “Calabria guerriera e ribelle”.

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Sarà presentato venerdì 17 febbraio persso la sede del Sistema Bibliotecario Vibonese diretto dal prof. Gilberto Floriani il libro “Calabria guerriera e ribelle” (Aracne editrice 2014) opera di Giampiero Mele. Una inziativa nata in collaborazione con il Touring Club italiano – club di territorio di Lamezia Terme. Nella serata di presentazione, oltre all’autore, saranno presenti, lo stesso direttore Floriani, il giornalista Nicola Pirone e il Console del Touring Club Italiano, Giovanni Bianco. Il sindaco Elio Costa porterà i saluti dell’amministrazione comunale.

Giampiero Mele – lo ricordiamo – è un professionista ed un ndustriale romano che non ha dimenticato le sue origini calabresi ed in questo libro con vari saggi, ha esposto fatti e storie ambientate in Calabria cancellando un luogo comune spesso negativo su questa bella Regione.

Nella bellissima recensione del volume che gli ha fatto Marialuisa Facchini si legge infatti che “la leggenda dice che la Storia sia sempre di passaggio in Calabria: i fatti però dimostrano il contrario. Annibale e Spartaco andarono nel Brutium, l’antico nome della Calabria,per riorganizzarsi e reclutare i combattenti. Giulia, la figlia trasgressiva di Augusto, fu confinata a Reggio Calabria, dove morì pare a causa dell’imperatore Tiberio suo ex marito. Vicino Cosenza morì Alarico, il re “barbaro” che per primo saccheggiò realmente Roma ed il cui sepolcro, collocato secondo la leggenda in un ramo di fiume deviato, è ancora oggetto di ricerca. Calabrese è anche il monaco Gioacchino da Fiore, profeta e ribelle, condannato dal Concilio del 1215 e ricordato da Dante nella Divina Commedia e citato anche in uno dei discorsi del Presidente Usa Obama. Il libro ricorda tanti avvenimenti e personaggi tra cui il brigante “Re Marcone”, Tommaso Campanella, Alexandre Dumas, il Re Gioacchino Murat, il campo di concentramento di Ferramonti e tante altre storie. Questo libro è un’ottimo ripasso di storia e soprattutto arricchisce la conoscenza della Calabria ed il desiderio di visitare i luoghi in cui sono ambientati i fatti”.

Il libro è entrato tra i finalisti del premio sulla saggistica “Domenico Smorto” a Reggio Calabria e del premio “Feroleto” ed ha ricevuto le congratulazioni da una calabrese doc come la Regina Paola Ruffo di Calabria a cui era stato inviato il manoscritto.

 

 

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