I sindaci delle Serre richiamano l’Asp alle proprie responsabilità.

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Nello scorso mese di ottobre, i sindaci del comprensorio serrese avevano accolto con soddisfazione le parole del dg dell’Asp, Angela Caligiuri che, accompagnata dal direttore sanitario, Michelangelo Miceli, nel visitare l’ospedale “San Bruno”, avevano assunto una serie di impegni nei confronti del territorio del comprensorio serrese.

Ora in una nota congiunta i primi cittadini di Serra San Bruno, Luigi Tassone, di Mongiana, Bruno Iorfida, di Brognaturo, Giuseppe Iennarella, di Simbario, Ovidio Romano e di Vallelonga Abdom Servello, di Spadola, Giuseppe Barbara fanno sapere che “nonostante siano passati più di quattro mesi e a distanza di tempo fino ad ora registriamo un solo risultato concreto: tutti gli impegni sono stati purtroppo disattesi. L’Azienda sanitaria provinciale dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Purtroppo non possiamo che esprimere forte preoccupazione in merito al ritardo sui lavori che avrebbero dovuto interessare l’Ospedale e alcuni servizi riguardanti il Consultorio familiare e la sede del Distretto, che sarebbero dovuti iniziare con il nuovo anno”.

“In particolare, giusto – si legge ancora nella nota – per citarne qualcuno, ricordiamo ancora oggi che la Caligiuri, per quel che riguarda il reparto di Medicina e Lungodegenza aveva detto che i 30 posti attuali sarebbero dovuti diventare in tutto 40, divisi tra 20 e 20; la Riabilitazione doveva essere trasferita nell’ex reparto di Ostetricia e Ginecologia. Dove c’era la sala operatoria di Ginecologia doveva sorgere una palestra; si sarebbe dovuto procedere al trasferimento del reparto Dialisi in un’ala ex Chirurgia. Queste sono soltanto alcune delle promesse disattese. Così come ce ne sono anche altre che riguardano la riorganizzazione del Distretto sanitario e del Consultorio, i quali dovrebbero essere più efficaci in termini di servizi offerti all’utenza e, quindi, più funzionali ai bisogni della comunità. Evidentemente non sono bastati i continui solleciti fatti ai manager dell’Asp”.

“Per tutti questo motivi – conclude la nota – ci rivolgiamo ai manager dell’Asp affinchè si avvii un confronto serio e, soprattutto, concreto con tutti i primi cittadini della zona. Di fronte alla salute delle persone non si può aspettare. Bisogna muoversi ed è necessario farlo subito”.

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