Nessuna riserva “di caccia” sul Monte Pecoraro.

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A persone come Pino Paolillo del WWF dobbiamo tanto in materia di difesa dell’ambiente nella nostra regione. Perciò la notizia di un progetto, a quanto pare in fase di ultimazione, di un ostello realizzato sul Monte Pecoraro, – in territorio di Mongiana – del costo di ottocentomila euro, lo aveva lasciato un pò perplesso in quanto come da lui stesso dichiarato “trattandosi infatti di zona di particolare pregio naturalistico, anche la semplice idea di creare una “riserva di caccia” per “sportivi calibro 12”, a suo avviso strideva “fortemente con quella nuova realtà e visione del territorio calabrese che, faticosamente, stiamo cercando di creare”.

Ma per fortuna – della natura e quindi anche di tutti noi – le cose non andranno così. Si è trattato di un equivoco che ha chiarito nel corso della giornata lo stesso Paolillo che ha spiegato di aver appreso direttamente dal sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida, che “la presunta riserva di caccia in fase di realizzazione in prossimità del Monte Pecoraro, con relativo ostello, altro non sarà che un innocuo percorso di tiro con l’arco, che non comporterà naturalmente nessun impatto sull’ambiente e sulla fauna in particolare”.

Il progetto, insomma, si inserirà in quella politica già avviata dall’amministrazione, particolarmente attenta alle tematiche ambientali, con somma soddisfazione di tutti i soci e i simpatizzanti del Wwf, e non solo, che, secondo l’accezione di “caccia”, avevano paventato, in pieno parco, delle attività finalizzate alla ricerca o all’inseguimento di animali, per ucciderli o catturali.

 

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