Joppolo, lo strano caso del comandante Domenico Preiti

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Era andato in pensione il 31 dicembre 2016, dopo circa quarantadue anni di servizio presso il Comune, prima come autista dello scuolabus e poi come vigile urbano, con tanto di festa ed onorificenze, adesso, però sembra che l’Inps non abbia preso in considerazione la domanda di quiescenza del comandante della Polizia municipale, Domenico Preiti. A chiedere le motivazioni di un simile diniego, i consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Dato, Salvatore Burzì e Stefano Siclari che hanno inviato al sindaco Carmelo Mazza e per conoscenza al Prefetto di Vibo Valentia e al procuratore regionale della Corte dei Conti di Catanzaro, un’interrogazione sulla questione. “Siamo venuti a conoscenza – affermano i consiglieri di opposizione – che, nonostante la debita e puntuale richiesta di collocamento a riposo presentata in data 19 Maggio 2016 presso la competente sede Inps di Vibo Valentia, acquisita al protocollo generale del Comune di Joppolo con numero 2062/2016, a Preiti sia stata rigettata l’istanza di collocamento a riposo da parte dell’Inps  nonostante  la Giunta comunale, con delibera 76 del 22 settembre 2016, abbia preso atto dell’istanza di collocamento in quiescenza e demandato per gli atti consequenziali. Le motivazioni del rigetto pare siano per incompletezza della documentazione prodotta dal responsabile dell’Ente”. I consiglieri si chiedono, quindi, che ruolo abbia, adesso, Preiti in quanto non è più un dipendente comunale, non è un pensionato, non è un esodato e non è stato licenziato. “Però – dichiarano i consiglieri –, dopo circa 41 anni di lavoro, Preiti si ritrova senza stipendio. Chiediamo al sindaco di sapere come sono andate le cose e se si sia attivato per sanare e correggere immediatamente quest’altra dimostrazione di incapacità amministrativa. Inoltre, segnaleremo alla Corte dei Conti l’intera Giunta comunale  quale responsabile  del danno erariale che si sta consumando, tutte le mensilità dell’anno 2017 che si dovranno versare al Preiti, rendendo ancora più grave la situazione di dissesto che stanno per raggiungere”.

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