Tavolo tecnico, sorride solo il Movimento “14 luglio” – VIDEO

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Lunedì 24, Nicola Auricchio, uno dei tre commissari che reggono palazzo Convento, si recherà in Regione per firmare il decreto fermo da vari mesi, relativo alla pulizia dei fossi e al finanziamento di 291mila euro che serviranno per la rete fognaria. Invece, mercoledì 26, in Prefettura, si svolgerà un tavolo tecnico con la presenza della terna commissariale e alcuni delegati del Movimento “14 luglio” per fare, in presenza del prefetto Guido Nicolò Longo, il punto della situazione e accelerare i tempi in vista della stagione estiva.

E’ quanto ottenuto dal Movimento 14 luglio dopo un tavolo tecnico inconcludente e poco proficuo, voluto dal presidente della Regione, Mario Oliverio, per discutere, analizzare e trovare una soluzione definitiva alle problematiche mare sporco e acqua potabile.
Dall’incontro, frenato e notevolmente limitato dai rappresentanti del Movimento 14 luglio, è emerso solo che l’acqua del mare di Nicotera è inquinata colpa “la cloaca  – secondo Domenico Pallaria – presente nel fiume Mesima”, inoltre, “la problematica acqua al manganese è perfettamente risolta – ha affermato Paolo Mainieri -, gli elementi presenti, attualmente solo in alcune zone di Nicotera Marina, sono indesiderati, ma non nocivi”. E’ riuscito a dire solo questo Mainiero, infatti la sua tesi è stata duramente contestata, foto alla mano, dalla delegazione del Movimento 14 luglio presente nell’aula magna del Liceo nicoterese, Antonio D’Agostino, Carmen Tomeo e Caterina Pagano.

L’insuccesso dell’evento è stato evidente, inoltre, nel momento in cui ai numerosi relatori seduti al tavolo delle autorità, dagli stessi delegati del Movimento, non è stato dato alcuno spazio di pronunciarsi a difesa di Regione e Sorical (probabilmente era questa l’intenzione nascosta dell’incontro).

Un minimo risultato, perciò, l’ha ottenuto solo la gente del Movimento che da luglio 2016 combatte a difesa delle acque del mare e dell’acqua potabile  e che, imperterrita e irremovibile, ha atteso il presidente Oliverio fuori dal Liceo. Così hanno potuto spiegargli i reali problemi di Nicotera, di una comunità che sta vivendo un periodo di grave crisi economica anche a causa delle acque del mare annualmente sporche ed inquinate, dei canali di bonifica che sarebbero diventati delle bombe ecologiche, dell’acqua che ancora scorre nelle abitazioni di un colore che poco ha a che vedere con l’acqua potabile e che continuerebbe a puzzare di candeggina. “Le bollette dell’acqua intanto arrivano nelle nostre case – affermano – e noi saremo costretti a pagarle pur non avendo usufruito di acqua potabile. Inoltre, quest’estate, non tollereremo più che l’Arpacal ci venga a rassicurare, come ogni anno, che le acque del nostro mare sono eccellenti. Sta arrivando la stagione estiva e, a questo punto, dopo tante promesse e battaglie ci aspettavamo qualcosa in più. Chiediamo se è possibile munirsi di un depuratore autonomo o è un sogno irrealizzabile? Ma come si fa di fronte a queste emergenze a non lavorare per risolverle? Chi pagherà di queste persistenti criticità? In questi mesi con le istituzioni che ci dovrebbero tutelare, la situazione non è cambiata affatto”.
“Non è possibile – affermano – che a Nicotera si parla di abbandono da parte delle istituzione e della politica, e gli ultimi brutti fatti accaduti in città lo dimostrano. Ora, nel momento in cui a Nicotera c’è un evento del genere che probabilmente rivedremo tra 20 anni, in cui avremmo avuto la possibilità di dimostrare l’unione e la voglia di cambiare e lottare ci siamo ritrovati solo i componenti del movimento e qualche altra persona più curiosa che interessata,  tutto il resto del paese, dal politico al cittadino, è rimasto indifferente a ciò che stava accadendo”.

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