“Mediterraneo, crocevia dei popoli,” se ne è discusso al Liceo

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Una sala gremita ha fatto da cornice ad una tavola rotonda  dal titolo “Mediterraneo, Crocevia  dei popoli”. L’Istituto Omnicomprensivo del dirigente Marisa Piro si è proposto al territorio con l’ennesima iniziativa culturale di taglio prospettico. Qualificati i relatori che hanno discusso ad ampio raggio della lunga strada dei profughi e dei migranti, la geopolitica del Mediterraneo e dei minori non accompagnati. Al tavolo dei relatori erano seduti: il dirigente scolastico Marisa Piro; Joan Azzurra Pelaggi copresidente Anolf di Vibo Valentia, Florinda Albino, presidente  del consiglio Comune di Joppolo;  Aziza neopresidente rgionale Anolf; Mario Condoluci, dirigente Asp di Vibo Valentia; Concetta Preta, scrittrice; Saady Mohamed, presidente nazionale Anolf, Sergio Pititto, segretario della Cisl. Moderatore del dibattito il giornalista Antonio Ricottilli. Al  centro del convegno, promosso dall’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere (Anolf) di Vibo Valentia, la Cisl e ed il Centro Servizi per il Volontariato in collaborazione con l’Istituto scolastico nicoterese, la tematica dell’immigrazione. Per i relatori, gli immigrati, dove l’accoglienza è ben  strutturata, hanno una ricaduta molto positiva sul territorio perché aiutano a recuperare spazi e a muovere l’economia così come nelle realtà multietniche di Riace, Badolato e anche nel piccolo comune di Joppolo. Cittadine divenute paradigmi positivi dell’accoglienza. Per i convenuti la  presenza  di  alunni  stranieri  è  un  dato  ormai  strutturale  del nostro sistema scolastico, difatti, insegnare in una prospettiva interculturale vuol dire  assumere  la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola, occasione unica di apertura a tutte le differenze e di arricchimento.  Quello che ha posto in essere il liceo nicoterese, ospitando dal mese di dicembre sei minori non accompagnati, grazie alla sensibilità e fattiva collaborazione di tutti gli operatori della scuola che opera in più direzioni verso una didattica inclusiva, è un esempio pratico di modello di accoglienza. Per i relatori  occorre valorizzare  il  multiforme  e  ricco  patrimonio  di  esperienze,  di opportunità che questo multiculturalismo offre. Dettagliata la relazione del dirigente Asp  Condoluci  che fugando anche dal punto di vista sanitario, ogni preoccupazione  relativa alla concentrazione delle presenze in singole scuole e territori di questi migranti, ha informato gli astanti dello scrupoloso screening ai cui vengono sottoposti  al momento del loro arrivo sulle coste calabresi. “ Ritengo che la scuola abbia un ruolo fondamentale nella formazione delle coscienze verso  la valorizzazione dei talenti di ciascuno – ha affermato il dirigente Piro-  e rappresenta una delle poche agenzie che incid in maniera significativa nel percorso  di integrazione dei minori che devono essere ascoltati, riconosciuti, trattati pedagogicamente ed educati, unitamente ai giovani della nostra cittadina, al riconoscimento ed al rispetto del valore delle culture>>. Per il dirigente si tratta della sfida del nostro tempo a cui la scuola nicoterese ha risposto  con professionalità grazie alla competenze  esistenti che in maniera allargata caratterizzano una  linea di impegno già ben radicata. Un impegno non solo a mettere in atto progetti di integrazione ma anche a cogliere l’occasione per approfondire i contenuti del sapere dai risvolti fortemente attuali.

“ Un mondo multietnico è un mondo più ricco”, ha sottolineato a gran voce la presidente regionale Aziza. Sulle procedure di immigrazione, alla luce delle vecchie e nuove normative, si è invece soffermata la presidente Pileggi la quale, dati alla mano, ha fotografato la reale situazione dei minori non accompagnati in Italia e in Calabria. Sulla permeabilità della nostra terra abituata al passaggio e alle migrazioni di molte popolazioni nel corso dei secoli si è soffermata la scrittrice Concetta Preta che nel presentare la sua ultima fatica letteraria “Gli occhi neri di Aisha” ha affermato:” La  Calabria terra degli ultimi, in cui arrivano gli ultimi è da sempre una terra dell’accoglienza”.  Per il presidente dell’Anolf, Mohamed, occorre una “nuova strategia della convivenza basata sul rispetto reciproco della diversità.” Particolarmente emozionanti le testimonianze dei minori che attualmente stanno frequentando il liceo nicoterese Serge Traore e Amed Coulibaly e dei liceali nicoteresi che guidati dai docenti Vecchio,  Zangone, Pietropaolo,  e Belfiore hanno affidato alla scrittura le loro riflessioni sulla sperimentazione di questa realtà multietnica.

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