Nicotera, Aurelio, presidente del Comitato provinciale Unicef, esorta i commissari a ridurre i prezzi dello scuolabus

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Un’esortazione a ridurre il prezzo mensile degli scuolabus è stata inviata, nella Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, dal presidente provinciale Unicef, Gaetano Aurelio, alla terna commissariale.

Per l’anno scolastico 2018/2019, infatti, il prezzo dello scuolabus è lievitato dai 5 euro mensili ai 43,21 euro al mese, con una percentuale di importo a carico delle famiglie del 64 per cento.

“Chiedo – dichiara Aurelio – di fare tutto il possibile per garantire ai nostri ragazzi lo scuolabus e ad un prezzo chiaramente accessibile. Non dubito minimamente che i commissari abbiano dimenticato il “Diritto all’istruzione” sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti Umani, all’articolo 26, agli articoli 28 e 29 della Convenzione su “I Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, agli articoli 33 e 34 della Costituzione Italiana, all’articolo 2, prot.1, della Convenzione europea dei Diritti dell’uomo… né voglio pensare minimamente che la loro decisione sia dovuta al solo dissesto finanziario (sarebbe un pò riduttivo), ma credo, invece, fermamente che i nostri bambini debbano godere dei servizi essenziali di un territorio comunale in genere, e maggiormente in uno a rischio come il nostro. Avere la possibilità di andare a scuola serenamente e alla scuola del proprio paese, credo sia una cosa dovuta in un Paese civile come il nostro e questo anche senza far fare salti mortali a quei genitori lavoratori che,

terna commissariale

altrimenti, non avrebbero altre scelte. Inoltre, sapranno sicuramente che a servirsi dello scuolabus sono i bambini e i ragazzi di famiglie svantaggiate o appartenenti ad un ceto medio che non possono vedersi quasi decuplicato il costo (da 5 a 43 euro) per cause che sicuramente non sono dipese dalla propria volontà. Per cui chiedo di venire incontro alle famiglie che presentano queste esigenze.

“Come cittadino nicoterese – afferma Aurelio – non ho alcuna remore nel fare il “mea culpa” per la situazione drammatica del Comune, soprattutto per l’aspetto finanziario, ma assicuro che il mio personale impegno perché non vadano perduti gli oltre 8 milioni di euro c’è stato. Il loro collega precedente aveva assicurato che Nicotera non avrebbe perso nemmeno un euro grazie ad una fidejussione”.

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