A Nicotera brucia una discarica di eternit

Nessun commento Share:

Ancora una colonna di fumo nero che si leva inesorabilmente nella cittadina. Questa volta, dopo i pneumatici dati alle fiamme in località Preicciola, ad essere incendiata è stata la discarica abusiva in località “Campìa”, torrente Casazza, nella frazione Badia, lo stesso immondezzaio dove era stato stoccato un ingente quantitativo di lastre ondulate in eternit. I
eri, in piena mattinata, qualcuno avrebbe deciso di fare “pulizia” da solo appiccando fuoco. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Vibo Valentia che hanno spento le fiamme, non riuscendo, però, a limitare i danni  relativi alla tossicità dell’amianto bruciato.
Eppure la discarica a cielo aperto con la presenza di eternit era conosciuta da tutti. Circa tre mesi fa, infatti, erano stati i giovani dell’associazione “Abracalabria” a presentare formale denuncia in Comune, alla Polizia municipale e alla stazione dei Carabinieri per il rinvenimento delle lastre di amianto. “Abbiamo denunciato il 27 marzo la presenza della discarica di eternit in località Campìa – affermano i ragazzi dell’associazione nicoterese – e a distanza di tre mesi si è verificato quello che avevamo temuto. Nel colloquio con i Vigili del fuoco abbiamo avuto la conferma che viviamo in un territorio in cui ad ogni incendio si riscontra la presenza di eternit. Davanti a questo incendio, per il quale si può configurare un reato di disastrato ambientale, non ci fermeremo e torneremo nuovamente in Comune e dai Carabinieri per denunciare il fatto”. Nicotera, ancora una volta, per Abracalabria, dimostra di essere abbandonata a se stessa e le sue richieste inascoltate “Una tragedia ambientale annunciata – dichiarano –. E’, infatti, da tempo che la terna commissariale è a conoscenza dell’accumulo di eternit in quella zona, ma i provvedimenti sono stati nulli. A vincere come sempre è l’inerzia e la burocrazia. Non c’è apparato istituzionale che tenga quando manca la volontà. I lavori di bonifica, infatti, dovevano iniziare fin da subito, ma le formalità hanno preso il sopravvento sulle priorità”. In effetti, ci si chiede come mai dopo le segnalazioni, la prima risalente a dicembre 2016, da palazzo Convento non era stato fatto nulla. Eppure ad aprile la terna commissariale, dopo un sopralluogo della Polizia municipale, aveva emesso un’ordinanza per la rimozione e lo smaltimento delle lastre in cemento amianto depositate in modo incontrollato in quell’area, per procedere, quindi, alla bonifica del sito, risanamento mai avvenuto!

Condividi questo Articolo
Previous Article

Elezioni a malta: confermato il premier laburista Muscat.

Next Article

Tropea Festival – si mette in moto la macchina organizzativa per la sesta edizione.

You may also like