“Classi pollaio” a Nicotera, la delegazione dei genitori non viene ricevuta in Prefettura, ma trova ascolto all’Asp

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La problematica relativa all’accorpamento in due classi delle tre Terze della scuola Secondaria di I grado e la formazione di due classi Prime con ben 5 alunni di cui due con grave disabilità, sarà discussa all’interno di un tavolo tecnico atteso, ai primi di agosto, a palazzo Convento, fra Cesare Pasqua, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’Asp, la terna commissariale e una rappresentanza dei genitori degli alunni della Media.

Ad ottenere tutto ciò la determinazione di questi ultimi, ma, soprattutto, l’attenzione e la disponibilità di Pasqua che ha fatto sue le preoccupazioni delle famiglie sempre più che mai convinte ad andare avanti per assicurarsi l’annullamento dell’atto amministrativo disposto dall’Ambito territoriale che, per l’anno scolastico 2017/18, ha tagliato alla “Dante Alighieri” ben due classi. Nella giornata di ieri, non avendo ricevuto, dopo ben dieci giorni, alcuna risposta ad una istanza rivolta al prefetto per un urgente colloquio con lo stesso affinchè si facesse portavoce presso l’At contro la decisione di creare “classi pollaio”, una delegazione di genitori si è presentata in Prefettura chiedendo di  incontrare il prefetto o, quantomeno, un suo rappresentante. Le porte degli uffici, però, per i pochi rappresentanti tranquilli e pacifici, sono rimaste chiuse. I genitori, infatti, sono stati invitati dagli addetti a seguire una lunga trafila burocratica che certamente non avrebbe consentito di risolvere la problematica nei tempi opportuni considerando che entro il 16 agosto dovrebbe essere reso pubblico l’organico di fatto.

La delegazione, quindi, si è rivolta all’Asp, dove, contrariamente alla Prefettura, è stata ricevuta, immediatamente, dal responsabile Pasqua che è stato investito della problematica. Mi farò carico del problema – afferma –. Importante è la tutela e la sicurezza dei ragazzi che non devono essere considerati dei numeri e così facendo l’At non rispetta i parametri di sicurezza richiesti dalla normativa vigente. Un accorpamento, infatti, si può fare quando ci sono gli spazi adeguati e non dove è impossibile. Se il Miur vuole fare questo che trovi i locali idonei”. “Siamo soddisfatti e fiduciosi dell’incontro con Pasqua – dichiarano i genitori Assunta Lo Iacono, Ida Gaglianò e Rosella Vardè –. La speranza è che in questi giorni cambi la decisione presa dall’At. Per ora risolviamo e tamponiamo questa problematica, poi si pensi a dotare la nostra cittadina di una scuola degna di questo nome”.

La struttura che ospita la Media era stata realizzata per ospitare gli uffici del Comune. Successivamente, la Media fu trasferita nell’odierna sede che, ancora oggi, non presenterebbe quei requisiti necessari ad ospitare una scuola. Scale interne a forte rischio, aule che non tengono conto dell’indice di affollamento, con dimensioni non sufficienti ad ospitare numerosi alunni,mancanza di una palestra. Attingendo ai fondi stanziati ai Comuni commissariati dalla Finanziaria 2007, nell’istituto sono state avviate opere di messa in sicurezza e adeguamento della struttura. Dopo una spesa di circa 300mila euro, nel 2012, i lavori vennero ultimati, ma l’edificio avrebbe continuato a presentare molte delle sue criticità ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli allievi.

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