Claudio Cavallini è nato a Firenze nel 1952 per poi andare a risiedere a Seci (FI). Una grave malattia lo ha stroncato il 10 ottobre del 2015 . Un artista appassionato di viaggi e di sport. Amava il mare, la natura, ma soprattutto amava e sapeva amare gli amici. Aveva il tipico carattere del toscano affabile, ma era un uomo speciale, sempre allegro e sorridente e, con sincera allegria, amava trascorre momenti gioiosi e spassionati con i suoi amici.
Tra i luoghi che ha amato frequentare vi era la città di Nicotera, dove stretto dall’amicizia fraterna con Mimmo Montuoro, (in foto con Kevo) ha trascorso diverse estati in compagnia della sua amata moglie Patrizia (in foto con Kevo) e delle sue adorate figlie Nadia e Stefania. Soggiornando in estate a Nicotera e a Joppolo, ha stretto amicizie locali che lo hanno ancor più legato alla terra di Calabria.
Claudio Cavallini è conosciuto artisticamente con il soprannome di “Kevo”. La vena artistica si manifesta nel 2003. Dopo aver tolto un vecchio albero nel giardino di casa, preso dai rimorsi, non ha avuto il coraggio né di tagliarlo né di rimuoverlo per oltre sei mesi. Da questo scaturì nel suo animo, la voglia di riportare in vita la pianta, trovando nella scultura il mezzo ideale per realizzare questo intento. Nacque così l’opera prima “Il totem”. Si dedica alla scultura, prediligendo il legno che elabora dal blocco intero. Affronta diverse tematiche, dalla tecnica mista al figurativo di carattere primitivo-etnico al realismo simbolico, maturando infine una sua originale sintesi della forma, alla cui espressività essenziale contribuiscono talvolta anche il colore ed elementi in metallo.
Raccontava ai suoi amici dei luoghi della sua infanzia a Firenze: «Da ragazzo trascorrevo le mie giornate nell’ideale rettangolo racchiuso fra piazza Gualfredotto e l’attuale Albereta. Questo per noi ragazzi era il rione Gavinana e nel nostro immaginario rappresentava “il fortino” così ci sentivamo dei paladini, pronti a difendere la nostra territorialità a suon di sane scazzottate. La polvere della piazza si appiccicava alle nostre gambe (allora scoperte dai pantaloni corti) come un marchio di fabbrica, guai a non avere i ginocchi sbucciati e le rosse strisciature dovute alle cadute sul brecciolino nelle interminabili partite di “calci” agostane. Per noi ragazzi vivere sulla strada era cosa da “duri” e quelle escoriazioni rappresentavano le nostre ferite di guerra. Così, in quello scenario, come un nome di battaglia, nasce il soprannome “Kevo”. Oggi, nel firmare i miei lavori, ho voluto tener fede a questo mio nomignolo perché, in fondo, il senso di appartenenza non l’ho mai perso e l’odore della selvaggia libertà che ho vissuto da ragazzo l’ho sorprendentemente riscoperto attraverso la scultura.».
Da quest’anno, un premio “Claudio Cavallini KEVO” è stato istituito con il patrocinio dei comuni toscani di Campi Bisenzio, Borgo San Lorenzo, Calenzano e Pontasieve. Il premio è promosso dall’Associazione Culturale OPERARTE con il contributo e la collaborazione della moglie Patrizia Montagni Cavallini, dell’amico fraterno Domenico Montuoro, dello scultore Franco Berretti e della GAMONT Srl. Al Concorso hanno partecipato a tema libero con un’opera, anche per ogni sezione, molti Artisti Italiani e Stranieri indipendentemente dalle loro tecniche o correnti artistiche, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione. Il Concorso è composto da 4 sezioni: Pittura, Grafica, Scultura, Fotografia e le opere sono state presentate tutte entro la data di scadenza del 16 settembre u.s. La mostra delle opere in concorso è tenuta nei locali del TeatroDante Carlo Monni, Campi Bisenzio dal 15 ottobre alle ore 17.00 alla presenza delle Autorità e, l’esposizione, rimarrà aperta dal 17 ottobre fino al 21 ottobre dalle 17.00 alle 20.00. La premiazione avverrà domenica 22 ottobre alle ore 16.00 con la presenza dei media locali e nazionali.
MediterraneiNews seguirà l’evento della premiazione. Già a Nicotera si è destato un notevole interesse artistico e culturale in memoria dell’illustre artista amico e cittadino adottivo, Claudio Cavallini KEVO, da parte del Centro Studi Nicoterese che intende promuovere una mostra, con il patrocinio della Regione Calabria e del Comune di Nicotera.