Anziani più attivi e meno fragili con la Dieta mediterranea secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society.

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La dieta mediterranea continua a raccogliere riconoscimenti dalla comunità scientifica. E l”ultimo in ordine di tempo, arriva da una ricerca pubblicata sul Journal of American Geriatrics Society e opera di un team di ricercatori dell’ University College di Londra.

Secondo questo studio infatti il consumo di alcuni degli alimenti della dieta mediterranea stessa – tra cui  frutta,verdura, grani interi, legumi e noci – costituisce un utile contrasto ad alcuni problemi che sono strettamente correlati all’incedere dell’età: perdita di peso, perdita di forza e tono muscolare, diminuzione della velocità del cammino e riduzione dell’esercizio fisico.

I ricercatori hanno analizzato i risultati di tutti gli studi pubblicati esaminando le associazioni tra l’aderenza a una dieta mediterranea e lo sviluppo della fragilità negli individui più anziani. La loro analisi ha coinvolto 5789 persone in quattro studi in Francia, Spagna, Italia e Cina.
Da tempo si ritene va difatti che la nutrizione possa svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo della fragilità. Gli anziani che sono rimasti soli hanno un regime alimentare meno vario rispetto al resto della popolazione e sono abitudinari. Ciò li fa andare incontro al rischio dell’insorgenza dei sudetti problemi che, per l’appunto, si manifestano in tarda età.
Stando a quanto dichiarato dai ricercatori, le persone che seguono una dieta mediterranea hanno in genere meno della metà delle probabilità di diventare fragili nei successivi quattro anni rispetto a coloro che seguono altri regimi alimentari.
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