Serra San Bruno: il comune aderisce ad un progetto sulla valorizzazione del legno calabrese.

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Con deliberazione n. 28 del 9 marzo scorso, il Comune di Serra San Bruno, attualmente guidato dal sindaco Luigi Tassone ha aderito al progetto denominato “valorizzazione dei prodotti della filiera foresta legno in Calabria”, nell’ambito della misura 16.2 “Sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e forestale” PSR Calabria 2014/2020.

Al progetto – di cui è capofila l’Accademia italiana di scienze forestali – hanno dato la loro adesione l’Azienda agricola “La Foresta” SRL di Serra San Bruno (VV), la società agricola la “Nuova Ferdinandea” SS di Rende (CS), la “Maletta Ercole srl” di Piano lago (CS), il Dipartimento DiMES, dell’Univesrità della Calabria, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e il Dipartimento di gestione dei sistemi agrari, alimentari e forestali dell’Università di Firenze.

“La proposta progettuale – leggiamo nel docuim,ento che si accompagna alla delibera della giunta comunale serrese – prevede la collaborazione tra diversi soggetti (aziende di trasformazione e commercializzazione, enti pubblici, soggetti pubblici impegnati nella ricerca) per la valorizzazione del Legno calabrese e di quello di Abete bianco in particolare, attraverso la sperimentazione e l’attuazione di strategie di sistema di prodotto, inteso come mix di prodotto, comunicazione e servizio”.

“Nell’ambito del progetto quindi – si legge ancora – si è arrivati a determinare per il legno dei complessi boscati delle Serre nel vibonese (ma estendibile a tutta la Calabria) i profili resistenti del legname di Abete bianco che potrà, una volta completata la procedura di accreditamento avviata presso gli organismi comunitari predisposti (CEN), ottenere la marcatura CE ed accedere al mercato del legno per usi strutturali in Italia e in Europa”.

“I risultati delle prove di resistenza meccanica svolte hanno evidenziato le enormi potenzialità che il legno di queste provenienze potrebbe avere nell’ambito del mercato del legno per usi strutturali e deve essere richiamata la riserva di resistenza che oltre il 50% dei valori determinati hanno mostrato, collocandosi al di sopra della migliore classe di resistenza (C40) attualmente considerata possibile per il legno d’abete in Italia.

Un legname quello calabrese che non è molto valorizzato e che quindi necessiterebbe di un piano che consenta una maggiore conoscenza di questo prodotto poichè – tra le altre cose – si legge ancora nel documento – la valorizzazione dei prodotti della filiera foresta legno “rappresenta uno degli elementi chiave per la gestione sostenibile delle arre interne e di quelle montane in particolare”.

 

 

 

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