Cittanova compie 400 anni. per convenzione storica, infatti la nascita di questa cittadina è collocata al 12 agosto 1618, data d’emanazione del bando di edificazione del “Nuovo Casale di Cortoladi”, ad opera del primo principe di Gerace, Girolamo Grimaldi. Il “Nuovo Casale di Cortoladi”, in seguito denominato col più semplice “Casalnuovo”, nelle intenzioni del feudatario doveva raccogliere le popolazioni dei villaggi dei suoi latifondi, precedentemente presenti nei dintorni ma spopolati dai terremoti e dalle epidemie avvenuti nel 1616 e sarebbe servito anche a controllare agevolmente l’importante via che univa il Tirreno allo Ionio tramite il Passo del Mercante. Per questi motivi, venne scelto come luogo di edificazione un punto nei pressi di Cortoladi, villaggio distrutto completamente dalle scosse telluriche del 1616 e che sorgeva vicino a Radicena.
Affinché potesse edificare il nuovo casale, il Grimaldi aveva però bisogno dell’assenso del sovrano Filippo III di Spagna, ottenuto proprio in conseguenza dei sismi; l’edificazione di Casalnuovo cominciò subito dopo e il principe vi fondò il suo palazzo di residenza, facendolo quindi diventare punto di riferimento per i suoi feudi ed accrescendone fin dagli inizi l’importanza. Il casale, per questo motivo e grazie anche alle notevoli immunità stabilite nel bando, si sviluppò abbastanza velocemente ed ancor più dopo il terremoto del 27-28 marzo 1638. Furono costruite case molto basse (per paura di eventuali sismi futuri) e numerose chiese e conventi. La popolazione continuò ad aumentare: nel 1669 contava già 128 nuclei familiari, arrivando a 638 nel 1732 e a 5900 anime nel 1783
L’amministrazione comunale del reggino, commemorà oggi l’evento con una cerimonia che si terrà al “Polo della legalità Francesco Vinci”.
Vi prenderanno parte l’antropologo e docente universitario Vito Teti, il coordinatore del programma Alberto Gangemi e il sindaco Francesco Cosentino.
“Per una comunità conoscere le proprie origini (storiche e mitiche), il proprio passato, le vicende storiche essenziali che l’anno segnata e ridefinita – ha scritto oggi lo stesso Vito Teti in un lungo post sulla sua pagina Facebook – è fondamentale quanto per un individuo è conoscere i propri antenati, la storia dei suoi genitori e della propria famiglia. Noi – il nostro corpo, la nostra mente, il nostro cervello – siamo fatti di memoria e di memorie che avvolte affiorano in maniera sotterranea. Ma la memoria, anche quelle delle origini, non esiste senza la nostra capacità di alimentarla, curarla, custodirla al fine di poterla proiettare nel presente e nel futuro. La nascita di Casalnuovo (poi Cittanova) orami 400 anni addietro (in una area di insediamenti antichi e protostorici) per gli Amministratori di quel comune, per i suoi cittadini, per chi organizza questa “celebrazione” diventa occasione per ripensare storia e cultura della comunità della Piana, ma anche per ragionare su paesi, spopolamento, rinascita possibile, rifondazione di nuova comunità. Il tutto attraverso convegni, incontri, mostre, festival di letteratura, scuola di scrittura, eventi teatrali, musicali, artistici. Lo sguardo è al futuro, alla propria “interiorità”, ma anche all’anima dei luoghi e al più vasto mondo. Sono particolarmente felice di partecipare, assieme a studiosi, esperti, scrittori, artisti del luogo e di varie parti d’Italia e di Europa a un progetto voluto e pensato dall’Amministrazione e, coordinato, a livello scientifico e culturale da Alberto Gangemi, giovane intellettuale ed esperto di semiologia, media, arti moderne, letterature originario di Cittanova, dove, pure vivendo fuori, ritorna con amore e si sente legato come mostra con questo suo generoso e avvincente progetto”.