Trasformare la struttura ospedaliera in una Casa della salute in grado di erogare prestazioni sanitarie adeguate alle esigenze del territorio, garantire la continuità assistenziale notte e giorno, integrare gli aspetti sanitari con quelli sociali, sviluppare le attività di prevenzione e fare da punto di riferimento per tutti i cittadini bisognosi. L’idea è decollata nel corso di un incontro tenutosi nella sede dell’Asp ed al quale hanno preso parte, oltre al dg Angela Caligiuri, il responsabile dell’Ufficio programmazione e controllo Giuseppe Teti e il dottor Antonio Cirillo, nonché una delegazione del Psi di Nicotera guidata da Mimmo Pagano ed il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. E’ stato proprio quest’ultimo a prendersi in carico il progetto sapendo di poter contare sulla convinta disponibilità della Caligiuri. In teoria, il Vibonese dispone di una popolazione che potrebbe alimentare sino a tre case della salute; in realtà, ne esiste una sola con sede a Soriano.
La richiesta alla Regione sarà inoltrata a breve e potrebbe anche incontrare i necessari consensi anche perché nel nosocomio nicoterese sono già attivi tutti i servizi e gli ambulatori necessari per attivare la Casa della salute, che, peraltro <potrebbe consentire – ha affermato Angela Caligiuri – di realizzare un Punto di primo intervento dotato di competenze cliniche e strumentali in grado fronteggiare e stabilizzare le emergenze sino al traferimento del paziente al pronto soccorso dell’ospedale>. Di Casa della salute a Nicotera se n’è parlato nel tempo, ma <questa volta – ha garantito Michele Mirabello – me ne faccio carico personalmente e seguirò il progetto sino in fondo perché è giusto dare al comprensorio di Nicotera una sanità in grado di garantire adeguati livella di assistenza>.
Nel corso dell’incontro, richiesto da Psi e Pd, non s’è parlato solo di Casa della salute. Mimmo Pagano, con la passione che da sempre contraddistingue il suo impegno, ha sgranato un rosario di carenze tra cui la precarietà del Punto prelievi, il consolidamento degli ambulatori specialistici, la nomina di un responsabile della struttura, la sistemazione del piazzale antistante l’ambulatorio distrettuale h24 al buio e senza videosorveglianza, il montaggio dell’apparecchiatura abbandonata nel laboratorio di radiologia, il ripristino della funzionalità degli ascensori e, per chiudere, il rilancio del Centro obesità “Carmine Ionadi”. Anche in questo caso il vertice aziendale ha dimostrato piena disponibilità. <E’ necessario predisporre un adeguato progetto – ha sottolineato Angela Caligiuri e farò in modo che tutto avvenga in tempi brevi>. Alcune delle carenze lamentate hanno rovato risposta seduta stante. Nel contesto dei problemi sanitari, si inserisce anche una nota del segretario del Psi Gianmaria Lebrino per sollecitare <una postazione fissa del 118 che servirebbe un bacino di oltre 20mila abitanti. <Ad oggi – rimarca – non sono serviti appelli, raccolta firme e richieste ufficiali certificate, ma sulla pelle della gente non si scherza e non si accettano giochi di potere e politici. E’ il momento di dare risposte concrete e tempestive>.