Dopo l’esperienza dello scorso anno, il 19enne Mattia Solano ritornerà a gareggiare, il 16 dicembre, presso il Politecnico di Milano, durante la “World cube association 2018”, competizione internazionale di speedcubing, disciplina sportiva durante la quale i concorrenti si sfidano a risolvere puzzle meccanici come il cubo di Rubik, nel minor tempo possibile.
Mattia è un ragazzo speciale dal meraviglioso carattere, affettuoso e solare. Amorevole con tutti, i suoi compagni della classe terza B del Liceo classico nicoterese del dirigente scolastico Marisa Piro, i suoi primi tifosi, i suoi docenti e in particolare con la sua insegnante di sostegno, Maria Capua. Un amore immenso e disinteressato che lui nutre e manifesta quotidianamente verso tutti coloro che lo circondano. Mattia, accompagnato dalla madre e dalla sua professoressa, sarà uno dei protagonisti del torneo organizzato dall’associazione “Big cubing Italy”, giunto alla sua quinta edizione, durante il quale avrà l’occasione di affrontare tanti campioni del cubo di Rubik 3×3 speedsolve, la sua specialità e passione conosciuta direttamente su internet e appresa, da autodidatta, talmente bene e alla perfezione che il suo record ufficiale è di un minuto e tredici secondi.
A Milano porterà con sé l’esperienza dello scorso anno quando, su 125 concorrenti provenienti da sei Paesi diversi, Mattia non si è classificato primo, ma neanche ultimo. “Questa esperienza sarà per lui un compito autentico – afferma la professoressa Capua – che comprende l’acquisizione di varie competenze, il viaggio con percorso e spesa, la narrazione dell’evento con i personaggi e le emozioni, la visita a un luogo simbolo di Milano, la sua partecipazione alla gara. Non importa quale sarà il risultato, per lui e per tutti noi rappresenterà sempre una performance eccezionale”. Un’esperienza, quindi, che rientra concretamente in un ben più ampio progetto per l’inclusione portato avanti dalla sua insegnante attraverso la valorizzazione della persona e delle capacità, potenziando la sua autostima e facendolo sentire, insomma, efficace e abile agli occhi degli altri.