Due primi posti ed un premio della critica. E’ quanto vinto dalle orchestre del Corso di strumento musicale delle scuole Secondarie di I grado di Nicotera e Limbadi al 2° Concorso musicale nazionale “Armonie di Calabria” di Rombiolo organizzato dai docenti di Strumento dell’istituto Comprensivo di Rombiolo.
Le medie che fanno parte rispettivamente dell’Istituto Comprensivo “Antonio Pagano” e dell’Istituto Omnicomprensivo “Bruno Vinci” del dirigente Marisa Piro si sono presentate al concorso con due formazioni orchestrali, Nicotera con un gruppo musicale di 60 elementi e Limbadi con l’orchestra di flauti dolci composta da 37 giovani musicisti. Le orchestre si sono esibite presso l’Auditorium comunale di Rombiolo.
Nicotera (92/100) migliora il secondo posto dello scorso anno. Gli alunni guidati dai professori Leo Preiti (clarinetto), Massimiliano Murfone (percussioni), Alessandro Di Marco (Pianoforte) e Fortunato Laganà (Chitarra) non hanno agguantato solo la prima posizione, ma l’alunno della classe I B, Nicola Vecchio, ha ricevuto il premio della critica. L’orchestra si è esibita diretta dal maestro Di Marco proponendo: “Zadok the Priest” (Champions theme), Marcia Turca e Cumparsita.
Il Corso introdotto nell’anno scolastico 2008/2009, ha ampliato l’offerta formativa della media nicoterese e il tradizionale percorso triennale di studi. I ragazzi frequentano in orario pomeridiano le lezioni unitamente alle attività di Teoria della musica e musica d’insieme, cuore centrale delle attività strumentali, momento di preparazione ai concerti di Natale, ai Saggi di Fine Anno, nonché, sottofondo di numerosi eventi, incontri e manifestazioni promossi dalla scuola.
L’orchestra di flauti dolci di Limbadi (96/100) è curata dal maestro dal maestro Ettore Fioresta ed è stata diretta dal maestro Antonio Pontoriero. Il gruppo ha eseguito i brani “Torna a Surriento”, “Minuetto” di J.S. Bach, “Aria sulla quarta corda” di J.S . Bach e “La vita è bella” di Nicola Piovani.
L’introduzione del Corso di Strumento musicale nelle due scuole evidenzia quotidianamente come la pratica musicale ed in particolare, l’approccio allo studio strumentale rappresenti un potente mezzo di coesione sociale in quanto contribuisce a salvaguardare e consolidare le attitudini di molti ragazzi favorendone l’inserimento scolastico e sociale, divenendo, altresì, valida ed importante esperienza formativa che completa la formazione culturale degli alunni.