“Rispetto al percorso proceduralmente disarticolato, potrebbe insinuarsi il dubbio ed instillarsi il convincimento che dietro un’evidenza pubblica possa celarsi un aspetto non del tutto chiaro”. E’ quanto afferma l’ex vicesindaco Guido Ventrice, riguardo due determinazioni pubblicate dall’Utc, “avvisi esplorativi per la manifestazione di interesse finalizzata all’affidamento dei servizi per i lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Agnone e Pozzo”.
“A tale riguardo – afferma Ventrice in una nota inviata ai consiglieri comunali e al prefetto di Vibo Valentia – appare necessario premettere che con deliberazione del Consiglio dei Ministri dell’08.08.2018 è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza agli eventi meteorologici verificatisi dal 14 al 19 giugno 2018 nei territori dei Comuni di Reggio Calabria, Bagnara Calabra, Scilla, Joppolo e Nicotera; la Legge 145/2018 (bilancio di previsione dello Stato) autorizza la spesa per gli interventi strutturali ed infrastrutturali a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza; con D.P.C.M. del 27.02.2019 si è proceduto all’assegnazione delle risorse finanziarie e alla predisposizione, per il tramite delle Regioni interessate, di un piano di investimenti per l’annualità 2019; il Comune di Joppolo (VV) risulta destinatario di risorse finanziarie per il ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Pozzo e Agnone; lo stesso Comune di Joppolo ha sottoscritto con la Regione Calabria, in data 03.06.2019 le convenzioni n. 4897 e n. 4898, relative ai due distinti interventi sui torrenti Pozzo e Agnone; in qualità di “Soggetto Attuatore” al comune di Joppolo competono tutti gli adempimenti procedurali al fine della realizzazione degli interventi”.
Ciò premesso, è intenzione di Ventrice, interessandone quanti dei consiglieri comunali che, per i più disparati motivi, non se ne fossero avveduti, sollevare contestazioni rispetto la metodologia utilizzata per la predisposizione degli avvisi riguardanti la manifestazione di interesse per i servizi tecnici e, successivamente per l’affidamento degli incarichi. “Nello specifico – dichiara – è bene far presente che, seppur si voglia benevolmente pensare ad un mero errore, alla data di pubblicazione degli avvisi (05.08.2019), il termine ultimo indicato per la presentazione della manifestazione di interesse, riferibile alle ore 12:00 del “19-08-07-2019”, potrebbe prestarsi ad errate interpretazioni ed inficiare le procedure messe in atto. Quello che invece non può essere riferibile ad un errore ma ad una esplicita volontà dell’amministrazione è di escludere alcune figure professionali (geometri, periti edili, agrotecnici), se non per la sola fase di coordinamento per la sicurezza, senza comprensibile motivazione, dalla possibilità di partecipazione alla manifestazione di interesse, seppur per le proprie competenze e consorziati in Rtp, a completamento delle professionalità necessarie; mentre le professionalità escluse dall’avviso avrebbero le competenze necessarie per lo svolgimento delle azioni preliminari alla fase di previsione progettuale, quali, ad esempio, la rilevazione plano-altimetrica dell’alveo dei torrenti con la conseguente restituzione grafica, per una necessaria ed utile comprensione dello stato attuale dei luoghi, non viene preclusa la possibilità di partecipazione ad altre figure professionali, quali gli architetti che, è notoriamente risaputo, non annoverano tra le loro competenze né quelle relative all’aspetto geologico ed idrogeologico dell’intervento e tantomeno a quello idraulico (Sentenza Corte di Cassazione n. 6593/2018)”.
Apparirebbe, altresì, fuori luogo, per l’ex vicesindaco, il requisito, richiesto nell’avviso, della capacità economica e finanziaria, proprio perché il quadro normativo non fornirebbe indicazioni in tal senso per la partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi tecnici.
“Solo le “Linee guida di attuazione del D.Lgs. n. 50/2016, emanate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione” – afferma Ventrice -, fanno riferimento alla possibilità da parte della stazione appaltante, anche per l’affidamento di servizi tecnici, di richiedere il soddisfacimento dei requisiti di capacità economica e finanziaria, in relazione, pero, ad affidamenti per prestazioni professionali pari o superiori a 100mila euro. Non è di certo il caso in analisi, visti gli affidamenti per importi di 92.863,75 euro e di 91.715,75 euro. Altra anomalia rilevata ma di certo non meno importante è la tempistica adottata dall’amministrazione a far data dal giorno di sottoscrizione delle convenzioni (03.06.2019) fino a quella indicata dalle stesse per la stipula del contratto di appalto (30.08.2019): è fuori discussione, a tal proposito, che l’amministrazione abbia perso oltre due mesi di tempo (03/06/19 – 05/08/19) senza attuare nessun provvedimento per la definizione delle procedure, in considerazione delle “tempistiche stringenti” ed ora si vuole far credere che nell’arco di 11 giorni e precisamente dall’ultimo giorno utile per la presentazione della manifestazione di interesse (19.08.2019) fino al termine ultimo per la stipula del contratto di appalto (30.08.2019) si possa procedere alla definizione di tutto il necessario percorso: affidamento incarico professionale, reperimento da parte dei tecnici di tutti i dati e le misurazioni necessarie, compresi gli studi e le attività di indagine geologica, redazione della progettazione definitiva ed esecutiva delle opere necessarie con le conseguenziali validazioni dei progetti da parte dell’amministrazione comunale e la successiva indizione della gara d’appalto, oltre alla tempistica utile per l’eventuale aggiudicazione dei lavori e definizione contrattuale della stessa. Certo, rimane la facoltà all’amministrazione di richiedere un’eventuale proroga, da considerare ormai necessaria viste le ristrette tempistiche”
Per ultime sarebbero da sottolineare, per Ventrice, le “informazioni generali”, enunciate nell’avviso da parte dell’amministrazione, “tendenti – dichiara – a svincolare la stessa di fronte ad un qualsiasi obbligo che potrebbe nascere allorquando dichiarino la disponibilità all’assunzione dell’incarico tecnici che soddisfino tutti i requisiti richiesti: ciò fa presupporre una discrezionalità in capo all’Amministrazione fuori luogo rispetto alla stessa richiesta di manifestazione di interesse, che renderebbe quest’ultima carente della sua intrinseca valenza ai fini di un’indagine conoscitiva e, nella sua inutilità adatta al solo fine di sprecare ulteriore tempo, risulterebbe insensatamente contrastante con i principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, tutti enunciati dalle linee guida Anac. Tutto quanto elencato, tenuto conto della gravosa tipologia di prestazione richiesta, potrebbe insinuare il dubbio, rispetto ad una percorso pubblico proceduralmente disarticolato ed instillare, nei malpensanti, il convincimento che dietro un’evidenza pubblica possa celarsi qualche altro aspetto non del tutto chiaro. Ecco perché è apparso necessario fare appello all’impegno assunto da ogni singolo Consigliere Comunale, affinché nelle more del proprio mandato si eserciti la funzione di controllo e verifica su quanto fino ad ora prodotto e sulla successiva fase, molto più delicata, relativa all’affidamento dell’incarico ed alla progettazione, all’affidamento dei lavori ed alla realizzazione delle opere, affinché vengano perseguiti i principi di legalità, economicità, imparzialità e trasparenza che sono alla base di una buona e corretta azione amministrativa”.
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