Nicotera, l'ex Elefante rosso apre le porte alla Media Nicotera, l'ex Elefante rosso apre le porte alla Media

Nicotera, l’ex Elefante rosso apre le porte alla Media

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“Dopo il sequestro, la ristrutturazione, l’assegnazione al patrimonio del Comune e le tante vicende e i progetti andati a vuoto nel recente passato, oggi, finalmente, l’immobile torna a nuova vita e il fatto che ospiti una scuola assume un valore enorme che può dare il segno della speranza e del riscatto, perché proprio attraverso la cultura e lo studio i ragazzi del nostro territorio, possono acquisire gli strumenti necessari e assumere l’antidoto naturale alla controcultura criminale, che è resta il principale nemico di noi tutti, uomini amanti della libertà.”.

L’ex Elefante rosso

Con queste parole il sindaco Giuseppe Marasco, insieme al dirigente scolastico Giuseppe Sangeniti, ha inaugurato l’ex “Elefante rosso”, immobile requisito nel 2001 al clan Mancuso di Limbadi, sito in località Timpa di Marina, dando il via al nuovo anno scolastico che, per la media cittadina, avrà ufficialmente inizio lunedì.

Dopo un sopralluogo effettuato a fine agosto, infatti, l’assessore a lavori pubblici e urbanistica, Marco Vecchio, aveva informato il precedente dirigente scolastico, Marisa Piro, dell’impossibilità di utilizzare l’ultimo piano dell’edificio dove, a causa della normativa attuale, sarebbero state riscontrate criticità legate ad un pilastro interno, nulla a che fare, quindi, con la “pesantezza” del tetto come erroneamente affermato da più parti. L’iniziale idea dell’amministrazione era stata quella di chiudere completamente il piano e di utilizzare i restanti due. Situazione inammissibile per l’ex dirigente a causa di problematiche legate alla sicurezza di chi l’istituto lo frequenta quotidianamente, suggerendo, così, l’utilizzo dell’ex “Elefante Rosso”.

Scuola Media "Dante Alighieri"
Scuola Media “Dante Alighieri”

Presenti alla cerimonia di inaugurazione insieme a docenti, personale Ata, alunni e genitori anche Sergio Raimondo vice capo di Gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia, l’onorevole Angela Napoli, Matteo Luzza di Libera insieme a Carmine Zappia e ai familiari di Stefano Piperno, Fabio Rodigliano della Guardia costiera, il commissario del Comune di Limbadi, Antonio Reppucci, il dirigente scolastico Marisa Piro, don Francesco Vardè e don Nunzio Maccarone che ha benedetto i locali.

Il sindaco, Giuseppe Marasco

“La nostra bella Nicotera – dichiara il primo cittadino – nel corso della sua storia aveva fatto del suo sistema educativo la punta di diamante di una cittadina nella quale si sono formate numerose élite di dirigenti e riandando indietro nel tempo, con la memoria, non possiamo poi, non dimenticare le tante figure che hanno dato lustro alla scuola nicoterese. Su questa secolare tradizione, si fonda e trae linfa vitale l’attuale sistema educativo-scolastico della nostra città che pur demograficamente piccola, può vantare tutte le scuole primarie e due istituti come il Liceo classico e l’industriale. Una tradizione che dobbiamo pertanto gelosamente custodire, perché la difesa, la valorizzazione e la promozione di questi importanti istituzioni pubbliche che sono le nostre scuole e i nostri istituti, in un paese che è stato spogliato di quasi tutti i presidi di pubblica utilità, riveste un importanza decisiva, direi fondamentale”.
“Questo immobile – afferma – giaceva fino a pochi anni fa come un rudere, un testimone muto dell’arroganza del potere mafioso, quasi un monumento della controcultura criminale. Doveva essere un albergo, quasi ad ammantare di verità quella menzogna che vuole che accanto ad una mafia cattiva che spara, delinque e uccide, vi sia anche una specie di mafia buona che porta sviluppo e progresso. A tutti quindi, un ringraziamento, per aver condiviso con noi questo momento importante con la promessa che nella agenda della nostra amministrazione, le scuole e gli istituti cittadini avranno sempre un posto di rilevanza primaria. Al dirigente scolastico, ai docenti, al personale e agli studenti e alle loro famiglie l’augurio di un proficuo e sereno anno scolastico”.

Il dirigente, Giuseppe Sangeniti

“Il duro lavoro e la grande sinergia fra l’amministrazione comunale e l’Istituto Comprensivo “A. Pagano” di Nicotera – afferma il dirigente Sangeniti – hanno portato i frutti sperati. Sono stati giorni di attesa, di continui traslochi, ma alla fine anche per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado è arrivato finalmente il giorno tanto atteso. Da quando mi sono insediato come nuovo dirigente del Comprensivo, mi sono operato affinché la scuola potesse dare il proprio contributo e aiutare quindi l’amministrazione a portare a termine l’impegno assunto. L’impresa sembrava davvero impossibile viste le condizioni dello stabile che ad inizio settembre versava in condizioni proibitive ma oggi, a distanza di pochi giorni, quello stesso edificio torna a risplendere di luce propria e di questo bisogna dare grande merito al sindaco Marasco e alla sua Giunta. Mi è doveroso ringraziare i nostri ragazzi e tutti i genitori, i quali hanno dimostrato grande responsabilità e tanta pazienza e confidato sempre nel lavoro delle istituzioni. Oggi, l’Istituto Comprensivo “A.Pagano” ha una scuola sicura e confortevole, un nuovo laboratorio di ricerca all’interno del quale i nostri alunni potranno continuare a scrivere pagine importanti per la loro crescita e a forgiarsi come futuri cittadini del mondo”.

Un risultato frutto di un lavoro complesso, per l’assessore Vecchio che ha coordinato i lavori. “Grazie a quest’opera – afferma – abbiamo fornito ad alunni e insegnanti, spazi accoglienti e sicuri. Ambienti di studio realizzati anche grazie all’aiuto del corpo docente che ci ha indicato la sistemazione riuscendo, in breve tempo, a completare i lavori”.

Se ad ospitare una scuola è un bene confiscato “è il massimo – per la Napoli –. Una scelta encomiabile, di un’importanza notevole che forse non viene nemmeno colta da tutti, ma quando un bene confiscato che per norma dovrebbe essere restituito al sociale viene adibito a scuola è la cosa più bella che si possa fare intanto perchè la scuola è quella che forma davvero gli alunni, se questi sono inseriti in una struttura scolastica estremamente positiva riesci a formarli all’insegna della legalità e formarli in una struttura che è stata confiscata alla ‘ndrangheta è sicuramente l’esempio migliore per il rispetto della legalità. Io sono sempre convinta che i beni illeciti vadano assolutamente sequestrati e confiscati alla ‘ndrangheta, ma che poi lo schiaffo vero che viene dato agli illegittimi  proprietari è quello di renderlo efficace ed efficiente proprio per il risvolto sociale”.

“La scuola – per Raimondo – crea legalità e, perciò, nei nostri territori diventa vitale”.

Sergio Raimondo, Vice Capo di Gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia

“E’ il massimo – dichiara Reppucci – quando un bene confiscato alla mafia diventa scuola”.
“La scuola – afferma la Piro – è impegnata in prima linea per formare le nuove generazioni, è la leva per lo sviluppo del territorio”.
“Oggi abbiamo dato uno schiaffo alla ‘ndrangheta – afferma Luzza –. La mafia vince quando questi beni vengono lasciati chiusi”.
“Scuola e parrocchia – per Maccarone – intervengono in modo radicale nella vita dei cittadini. Si può creare qualcosa di bello quando si lavora tutti insieme, come oggi”.

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