Iniziative di solidarietà della Pro Loco Falerna

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 Pro loco non è solo sinonimo di accoglienza, di promozione turistica, di valorizzazione del territorio ma soprattutto di solidarietà. In un momento complesso e difficile per l’intero Paese, angosciato dagli effetti e dai rischi della pandemia, il sodalizio falernese si è messo al servizio della comunità locale.

In occasione della Pasqua, alcuni soci e volontari dell’associazione, coordinati dal presidente Caterina Cario, hanno donato mascherine e dolci tipici a strutture socio-assistenziali del territorio: la R.S.A. “Ippolito Dodaro” di Falerna Centro e la Comunità alloggio per anziani “San Giovanni” di Gizzeria Lido, prossima all’abitato di Falerna Marina. Le mascherine, ausilio prezioso per operatori sanitari ed ospiti, sono state rigorosamente cucite a mano, con premura, dedizione, attenzione verso il prossimo. Nei prossimi giorni, i volontari ultimeranno altre mascherine, che saranno distribuite gratuitamente alla popolazione: un importante gesto d’amore e d’altruismo.

Caterina Cario, presidente della Pro Loco, afferma” Pasqua è soprattutto la celebrazione della speranza. Mai come in questo momento è necessario coltivarla. La nostra organizzazione, per statuto, “promuove e sviluppa attività di solidarietà, attraverso iniziative nel settore sociale e del volontariato a favore della popolazione locale”. Per queste ragioni, malgrado la sospensione obbligata di tutte le attività dell’Associazione, abbiamo deciso di far sentire la nostra vicinanza alla nostra comunità, in modo concreto. Socie e volontarie della Pro Loco hanno speso amorevolmente il loro tempo e le loro energie per regalare frammenti di gioia alla parte più debole e fragile della popolazione: così, i dolci pasquali sono finiti sulle tavole dei nuclei familiari in difficoltà e delle residenze sanitarie per anziani del nostro territorio. La nostra gratitudine va, quindi, a Raffaela De Cario, Maria Letizia Di Marzio, Enza Renda, Rosaria Di Fiore e Cinzia Iuliano per l’incalcolabile aiuto nella preparazione dei dolciumi, nonché ad Elisabetta Strangis per l’impegnativa realizzazione delle mascherine”.

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