Porto di Gioia Tauro: Parlano L’Assessore Giuseppe Romeo e il Vice sindaco Valerio Romano.

Nessun commento Share:

 L’Assessore Giuseppe Romeo e  il Vice Sindaco Valerio Romano del  Comune di Gioia Tauro, attraverso una nota invita agli organi di stampa affermano:

” L’arrivo della MSC Sixin e la MSC Gulsun hanno enfatizzato
l’attività portuale ed il mondo dello shipping, guarda con
attenzione l’Hub di Gioia Tauro per capire se rimarrà un porto di
Transhipment o diventerà un porto Gateway, sfruttando l’opportunità
della ZES.
Il Gigantismo navale è un fenomeno che si concretizza nel 2008 quando
le più grandi compagnie di Navigazione, tra le quali Maersk e MSC,
affidano le prime commesse per la costruzione delle VLBC (very large
box carrier), navi con il numero raddoppiato di slot (posizioni
containers) sino a 24,000.00 Teus.
Inizia cosi, la crisi economica mondiale e le compagnie arrestano le
commesse, per riprendere le attività in questi ultimi anni.
Nel frattempo la dotazione strutturale dei porti è cambiata? Non
totalmente.
Le Mega Carrier (mega navi) hanno bisogno di gru sbraccianti oltre i
60 mt, causa lo specchio di poppa (larghezza) più esteso rispetto alle
tradizionali Mother Vessel. Se pur la profondità d’immersione della
chiglia rimane invariata (pescaggio), senza problemi per la profondità
dei fondali, preoccupano le elevate movimentazioni in piazzale che
devono essere contenute entro le “Call” convenzionali (tempi di
ormeggio).
Tempi di ormeggio ristretti e movimentazioni elevate convergono verso
la soluzione dell’automatizzazione dei porti.
Con quale ricaduta sul Welfare territoriale?”
 Continuando dicono:

”Bisogna intervenire urgentemente sul retro-porto che non può essere
più gestito dal CORAP che si è dimostrato incapace di guidare i
processi di industrializzazione delle aree destinate, abbandonandole.
Ha fallito quindi la sua missione.
Ed allora le possibilità di ripresa delle aree industriali sono solo
2, o ritornano ai Comuni, dando cosi la possibilità di rilanciare le
aree; o l’Autorità Portuale, futura autorità di sistema, di Gioia
Tauro potrebbe acquisirne le quote CORAP e gestire cosi anche il
retroporto.
Di fatto i più grandi porti del mondo, guardando ad esempio New York,
sono governati dall’Autorità di sistema portuale che gestisce il 60%
del Territorio, tra cui la manutenzione dei ponti di Manhattan.
In quest’ottica si potrebbe puntare ad un vero e proprio rilancio
delle attività di logistica e dell’agro industria che tanto possono
dare al nostro territorio valorizzando i nostri prodotti, puntando ad
una filiera di qualità”.
 Infine  concludono sottolineando:

”Riteniamo importante l’avvio dell’iter della banchina
di carenaggio che può aprire nuove opportunità, dando al porto, la
possibilità di offrire più servizi ed incrementare così il lavoro.
Allo stesso modo, sarà importante avviare nel breve tempo il lavori
per il completamento del gateway ferroviario dopo l’abbandono di
sogemar, che sarà strategico per il futuro del porto, facendo cosi
viaggiare le merci su binari, per raggiungere rapidamente il cuore
dell’Europa. Per queste ragioni, riteniamo importante recuperare tutti
quei lavoratori che sono rimasti fuori dal mondo produttivo in questi
anni. Aziende che operavano nel porto e che hanno lasciato macerie
sociali. È giusto pertanto creare le condizioni ottimali anche per
questi lavoratori, affinché possano essere inclusi nell’agenzia
portuale reinserendoli così nel circuito produttivo, anche in vista
del futuro assetto strategico che l’infrastruttura gioiese potrà
avere.
Se verranno completate queste opere, cosi da superare il gap con molti
porti internazionali, sarà possibile proiettarsi in una nuova
dimensione competitiva e di possibilità di sviluppo del territorio”.


Condividi questo Articolo
Previous Article

Vibo Valentia, gestione incontrollata dei rifiuti. Sequestrata area di 10mila mq.

Next Article

Il Consigliere Regionale Domenico Giannetta è stato designato componente della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.

You may also like