Porto di Gioia Tauro:Si assorbano i lavoratori rimasti fuori dal mondo produttivo a causa della crisi aziendale

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Il Vice Sindaco di Gioia Tauro Valerio Romano, in una nota inviata agli organi di stampa annuncia:

“È stato convocato per lunedi 27 c.m. la riunione tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero dei trasporti per valutare la possibilità di assorbimento di tutti quei lavoratori portuali che negli anni hanno perso il lavoro a causa della crisi del porto e dalla crisi aziendale che ha colpito le aziende terminaliste e le società terze e che hanno lasciato per strada molti lavoratori e le loro famiglie”.

Continuando il dott. Romano dice:”La possibilità per gli operatori portuali di essere richiamati all’interno dell’agenzia apre nuove possibilità anche per il porto. I crescendi volumi e le nuove rotte, aprono e tracciano nuovi orizzonti per un porto che grazie agli investimenti del terminalista ed al lavoro dell’autorità portuale può finalmente fare il salto di qualità. La politica è chiamata oggi ad atti di responsabilità che non possono essere sottaciuti. Gli investimenti pubblici che il governo e la regione devono mettere insieme possono aprire nuovi scenari nella modalità e nella dimensione in cui il porto si dovrà proiettare, non più solo porto di transhipment, ma porto di movimentazione e lavorazione delle merci, porto produttivo, porto capace di far uscire il mezzogiorno dalle secche in cui si trova. Serve lavorare insieme, Governo, Regione, Comuni, Autorità Portuale, per far emergere le capacità del porto e delle sue maestranze. Serve lavorare insieme affinché si possano intercettare investimenti pubblici e privati, capaci di dare nuove opportunità al porto e retroporto”.

Infine il dott. Romano conclude:” Chiediamo pertanto al Ministro De Micheli che la riunione di lunedì 27 Luglio sia risolutiva e capace di dare la giusta prospettiva ai lavoratori ed alle loro famiglie da troppo tempo senza lavoro e senza prospettive. Allo stesso modo crediamo importante ed essenziale avviare un tavolo di confronto tra tutti gli attori preposti, Governo, Regione, Comuni, Autorità, Corap e Parti Sociali per dare vita ad una nuova e funzionale versione del Porto, fatta di relazioni industriali, fatte di capacità organizzative e di nuove idee in grado di dare le giuste risposte lavorative e di sviluppo a tutto il territorio”.

 

 

 

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