Nella serata di ieri, presso i canali social dell’Associazione “Valentia”, si è svolta la quinta serata della kermesse “Valentia in Festa”, con la presentazione del nuovo libro di Sebastiano Ardita, “Cosa nostra SpA”.
Sebastiano Ardita è un noto magistrato siciliano, già Pubblico Ministero in diverse Procure e Capo della Direzione Generale dei Detenuti al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Presidente della Prima Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, nonché membro togato del CSM.
Dopo le stragi del 1992 cosa nostra ha cambiato pelle. È scesa a patti con la politica lasciandosi alle spalle la stagione del sangue e delle morti eccellenti. E così ha riorganizzato le proprie fila. Niente più omicidi ma ricerca di nuove relazioni. Nasce così Cosa nostra SpA, una grande impresa che incrocia il suo enorme fatturato con gli interessi dei colletti bianchi che governano multinazionali, enti e istituzioni pubbliche. Un sodalizio che si fonda in modo sistemico su corruzione e collusione e contro il quale sono sempre meno efficaci gli strumenti di contrasto legislativi.
Dopo i saluti e i ringraziamenti del Presidente Anthony Lo Bianco, il quale ha espresso tutta la sua gratitudine per l’ottima riuscita sinora dell’evento, nonostante le diverse criticità, si è passati subito alla presentazione del libro. Ha preso, quindi, la parola la Dott.ssa Gabriella Passariello, giornalista di “Calabria 7” nonché caporedattore, oggi in qualità di moderatrice, la quale ha incalzato il magistrato catanese con diverse domande, che hanno suscitato vivo interesse in tutti gli ascoltatori.
Il magistrato ha spiegato com’è strutturato il libro, infatti una parte è dedicata alla stagione della “corsa ai soldi dell’antimafia” e al “potere dell’antimafia”, con cifre che fanno riflettere, con 87 mila sigle che in Italia si contendono la rappresentanza dell’antimafia, di cui 50 mila Onlus che beneficiano del 5 per mille. Infatti, tra progetti, contributi, PON Sicurezza e Legalità in pochi anni sono stati distribuiti ben 377 milioni di euro.
Numerose pagine sono dedicate al “Sistema Montante”, uno dei fenomeni più inquietanti e pericolosi che si sia mai insinuato tra le leve del potere.
Il libro di Ardita non è solo un racconto di mafia e di cronache giudiziarie, ma una fotografia autentica del fenomeno.
Una serata culturale molto importante, che ha suscitato vivo interesse di tutti gli ascoltatori, lasciando spazio a diverse riflessioni, e a un dibattito costruttivo, soprattutto nella parte finale dell’incontro, la “Social Room”, in cui sono state selezioniate delle domande interessanti poste dai ragazzi via social.
- Tags: Dibattito, fotografia, Libro, Potere, Sebastiano Ardita, vibo Valentia