E’ stata presentata sabato sera a Gioia Tauro nella Parrocchia San Francesco da Paola Oratorio Centro Giovanile Salesiani , la Strenna 2021 «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5.

Nessun commento Share:

E’ stata presentata sabato sera a Gioia Tauro nella Parrocchia San Francesco da Paola Oratorio Centro Giovanile Salesiani , la Strenna 2021 «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5.

Ha presentato la Strenna Suor Gioia Marinella Fma.

Dopo i saluti del parroco don Pasquale Cristiani, guida amorevole della Parrocchia; suor Marinella ha sottolineato che in questo tempo così doloroso e difficile, a causa della pandemia in corso, è necessario, è vitale riflettere l’amore di Dio, quella luce che fa nuove tutte le cose, essere un raggio di speranza, la mano che aiuta a cambiare valori e visioni. Trasformare le difficoltà in opportunità per cercare autenticità e incontro vero e trasformante.

Suor  Marinella ha detto: ”La nostra speranza non è mero ottimismo ma è la nostra Fede. Noi abbiamo una marcia in più perché siamo credenti.

La speranza  è la certezza che Dio non ci abbandona mai e ci salva sempre.

Vivere con Dio è un vivere diverso.

Conoscere Dio, vuol dire prendere coscienza della sofferenza di molte persone”.

Suo Marinella ha poi proseguito dicendo che la speranza ci fa volare, noi diventiamo attivi.

Don Bosco ha vissuto tutta la sua vita mosso dalla speranza, affrontando tante situazioni dolorose. Ha insegnato che il cammino della fede e della speranza danno la forza e il coraggio per agire e portare i cambiamenti.
Don Bosco guardava oltre i problemi, e la sua forza era la fede e la speranza. La risposta salesiana al momento presente è proporre un cammino di fede autentica e allenarsi alla speranza, nella certezza che Dio è vicino, sostiene e accompagna.

E’ anche importante guardare a Maria, che nel suo Sì a Dio ha risvegliato ogni speranza per l’umanità. Ha sperimentato la solitudine nell’annuncio dell’Angelo, la sofferenza nel vedere il figlio frainteso, respinto, ha conosciuto il dolore sotto la Croce, ma è rimasta con i discepoli “Madre della Speranza”.

Infine suor Marinella ha letto un brano della Speranza Bambina di Charles Pèguy .

La speranza è per Péguy una “bambina irriducibile” molto più importante delle sorelle più anziane (fede e  carità) che “va ancora a scuola/e che cammina/ persa nelle gonne delle sue sorelle”. Ma è più importante delle sue sorelle perché “E’ lei, quella piccina, che trascina tutto/perché la fede non vede che quello che è/e lei vede quello che sarà/la Carità non ama che quello che è/ e lei ama quello che sarà/Dio ci ha fatto speranza”. Anche se le immagini che ci arrivano sono di una violenza assurda non bisogna perdere la speranza perché è questa speranza bambina che va ancora a scuola che “vede quello che sarà” e “ama quello che sarà”.

A seguire Don Natale Spina dopo aver ricordato l’eroismo dei medici e degli infermieri impegnati in corsia a fronteggiare la pandemia; ha detto: ”Se non c’è Dio non c’è fede e non c’è neanche la Speranza”.

Ha concluso la presentazione don Pasquale Cristiani, il quale dopo aver ringraziato suor Marinella ,ha detto: ”La speranza è un dono di Dio e un impegno a tradurla concretamente,intraprendendo un cammino di fede. Don Bosco diceva che in ogni giovane c’è un punto accessibile al bene e noi salesiani dobbiamo tirarlo fuori”.

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

Giovanni Segreti Bruno in radio con “Ti voglio bene” – L’amore esplicitato nonostante la lontananza causa Covid

Next Article

Oppido Mamertina: Ordinati due nuovi diaconi

You may also like