KAMIKAZE O “KAMIKAZZONI”? La storia antimafia di Polistena non si è mai fermata.

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Michele Tripodi vice sindaco di Polistena afferma:”Deve tacere chi non sa e non conosce la storia di #Polistena, deve tacere chi non conosce i rapporti, le frequentazioni, deve tacere chi non puó identificare gli uomini e le vicende riferibili alle cosche di mafia che orgogliosamente abbiamo sempre tenuto distanti e lontano dal Comune.

La figura di #MommoTripodi in questi ultimi tre anni (da quando cioè qualcuno ha deciso di distaccarsi da quella storia politica comunista che ha fatto grande Polistena) é stata più volte trasformata in un feticcio da sventolare per la propria misera convenienza personale.

A Polistena lo hanno capito tutti da tempo e avuto la conferma quando recentemente venivano infilati sotto le porte dei polistenesi volantini con l’effigie del grande Mommo. Gli autori non si sono posti minimamente il problema di “abbandonare” la stessa al violento calpestio sotto i piedi di chi ritirandosi a casa la sera non avrebbe avuto interesse a leggere un volantino intriso di falsità.

La mattanza sta continuando”

Continuando il politico dice:”Non accettiamo lezioni da chi in tema di lotta alla ndrangheta, a differenza del sottoscritto che come Mommo Tripodi non è mai finito neanche per sbaglio in un’intercettazione, è stato perfino tirato in ballo da qualche pentito di mafia. È storia recente… Ciò però non vuol dire che chi ha la memoria corta sia un mafioso, ce ne guarderemmo bene dall’affermarlo.

Diversamente da quanto qualcuno che oggi interpreta il ruolo di kamikaze contro Polistena, o meglio di grosso kamikaze (e per questo “kamikazzone”), sta invece insinuando per

Marco Policaro, compagno e ragazzo onesto e serio con le mani pulite”.

Tripodi sottolinea:”L’abito non fa il monaco e le parentele non cercate non significano niente seppure le circostanze pesino e devono essere affrontate e valutate come è giusto che la politica quella seria e vera faccia.

Ma sono gli atti e i comportamenti di ognuno che rimangono a futura memoria e costituiscono la sostanza delle proprie azioni presenti e future.

Perché dico questo? Perché anche nelle Giunte popolari degli anni passati guidate dalla più emblematica figura antimafia capitó un altro nipote del cosiddetto #patriarca. Intendiamoci, una persona per bene, indipendentemente dalla parentela acquisita. E non solo. Sempre in altra Giunta a medesima guida é stata presente altra nipote di altro presunto boss mafioso. Costei pure, persona per bene… per carità…ma per sua sfortuna congiunta di B.R.A.

Non speculiamoci sopra”.

E ancora Michele Tripodi continua:”Persone come Mommo Tripodi uomo e politico saggio e onesto, rimangono icone antimafia, perché in tali situazioni hanno sempre saputo distinguere le azioni concrete dalle circostanze accidentali e note, continuando a battersi per l’unica cosa giusta: lottare la Ndrangheta.

Una cosa é infatti una parentela anche diretta, altro é appartenere o ricevere ordini delle mafie.

Morale del post: “vieni avanti cretino”!

Questo il titolo del #film, perché chi scrive nomi su Facebook e poi viene a Polistena a riunirsi nei bar dei parenti da lui stesso indicati come mafiosi, che titolo dovrebbe portare?”

Infine il vice sindaco Michele tripodi conclude:”A difendere Polistena dal fango e dalla ndrangheta con le parole ma soprattuto con le azioni concrete ancora una volta saremo noi, come sempre, noi che viviamo la città ogni giorno e conosciamo bene fatti, circostanze, persone spregevoli dalle quali con coraggio e dignità siamo stati sempre lontano e soprattutto abbiamo sempre tenuto lontano nella gestione della cosa pubblica.

La storia nobile e gloriosa dell’Antimafia di Polistena continua…nonostante i kamikaze, anzi i kamikazzoni.”

 

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