On. Cuscunà: E' tempo di analisi, di bilanci, di tirare le somme, predicendo il futuro. On. Cuscunà: E' tempo di analisi, di bilanci, di tirare le somme, predicendo il futuro.

On. Cuscunà: E’ tempo di analisi, di bilanci, di tirare le somme, predicendo il futuro.

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E’ tempo di bilanci, d’analisi, di studio , considerazioni e previsioni rispetto agli accadimenti ad un anno dall’inizio della pandemia da “coronavirus”. Analizzeremo gli venti rispolverando antiche pratiche divinatorie. Fonte di studio , un polveroso ma sempre attuale testo : Etruscologia di Massimo Pallottino – Hoepli editore , 7 ristampa rinnovata 1986. Ricorrenza,  “la Pasqua”, per il secondo anno consecutivo giunta sottotono, con scarsi entusiasmi , silenziata fede , affievolita , ridotta o annullata passione.

In epoca ETRUSCA -VIII / VII sec. a.C.-   gli àuguri e  arùspici , entrambi sacerdoti , prevedevano il futuro attingendo notizie  dal volo degli uccelli  i primi,  leggevano le viscere degli animali sacrificati agli Dei i secondi.

Entrambi le osservazioni -costumanze- vennero praticate per lunghissimi tempi. Anche in epoca post-etrusca , per contaminazione, la nuova civiltà , dall’AURUSPICINA – scrutare il fegato- presagì  i natali ROMA. La legenda di Romolo e Remo, favorita dal ruolo degli AUGURI, stabilì la fondazione di Roma. Avrebbe tracciato il solco fondativo chi per primo avesse osservato il maggiore numero di uccelli in volo. Leggenda o realtà , sui sette colli eterna è la CAPUT MUNDI.

Anche dalla lettura delle viscere e del fegato degli animali , praticata dagli Arùspici , si anticipava l’abbondanza o la carestia dei raccolti. L’arguzia dei sacerdoti – manipolatori – indirizzava i creduloni. Pascoli abbondanti , garantivano  la crescita degli armenti con stomaci e fegati sani e tronfi. Siccità , ghiaccio o neve anticipavano scarse nascite , stomaci rinsecchiti e fegati malati. Con gli attuali allevamenti intensivi in cattività, questa pratica divinatoria sarebbe falsata. Differente , invece, la lettura delle migrazioni dell’avifauna. Segno di cambiamenti climatici, irreversibili danni alla natura , al clima e all’uomo cieco  al punto da non notarli. L’uomo, nemico di se stesso, si accontenta dell’AGENDA 2030, bucata e non da tutti accettata.

E’ il caso nostro. Anche quest’anno , e non è la prima volta, tenteremo di definire il presente ed il futuro registrando l’arrivo delle “rondini” . Gli ‘AUGURI, Tirreni o Tusci , erano attenti osservatori e riconoscevano, dalle migrazioni  degli uccelli, l’alternarsi delle “stagioni climatiche”. In precedenti annuali circostanze, ne avevamo segnalate l’arrivo il 13 marzo o il 31 (compleanno di due dei miei figli), quest’anno il ritardo sembra eccessivo.  Ahinoi, ad oggi le rondini non solcano ancora i nostri cieli. Non solo il presagio delle rondini , ma anche quello di “cuculo e upupa” , uccelli migratori  ancora non giunti a nidificare nelle nostre latitudine. Più indicativo di tutti è la insistente  permanenza del “pettirosso” . Qualcuno dice sia diventato stanziale. Di fatto ,  l’uccellino migratore (autunno-inverno) , dalla  forte presenza territoriale , ritorna ogni anno nei propri spazi di svernamento. Quest’anno è ancora presente nel nostro territorio. S’è diventato stanziale , a maggior ragione, dimostra lo stravolgimento climatico.

Se tanto , ci da tanto, se la pandemia attendeva i vaccini , ed i vaccini la “ricerca scientifica” , perchè s’è perso tempo ad approntare modalità e tempi di somministrazione ? Ritardi nelle migrazioni degli uccelli, ritardi nella somministrazione dei vaccini , conta dei morti , perdita della  conta degli esperti a blaterare e dello sperpero di soldi pubblici da restituire. Quali similitudini? Nessuna .  La constatazione dell’assuefarsi agli eventi , assuefazione fatalista , come per i presagi degli “àuguri e degli arùspici”.

Cosa direbbero “àuguri e arùspici” dell’odierno ritardo all’arrivo delle rondini? Quello che dicono scienziati, esperti e ciarlatani da talk-show : arriveranno, somministreremo per l’immunità di gregge, una sola dose , due dosi, prima, seconda , terza e quarta ondata ….

Delle due l’una , presagio di sciagure oppure : ” non sono le rondini a fare la primavera”? Nell’uno e nell’altro dilemma , una risposta si deve : ” affidarsi alla “DIVINAZIONE”.

Caserta , 3 aprile 2021.

Nicolò Antonio Cuscunà.

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