Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE  DI  SAN PIETRO DI CARIDA’ AVV: GABRIELE TRIMBOLI:”IN CALABRIA ED, IN PARTICOLARE, NELL’AREA DELLA PIANA DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA  PER L’ANAS   NON E’ PREVISTA NESSUNA OPERA INFRASTRUTTURALE”. INOLTRE NEL 2019 HA DICHIARATO”IL FERMO DELLE ATTIVITA’ PROGETTUALI”

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Il Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà  Avv. Gabriele Trimboli,  in una nota inviata agli organi di stampa  afferma che “l’Anas, è rimasta totalmente inerte sia sull’avvio dei lavori dello svincolo di Laureana di Borrello sia per l’asta di collegamento alla Pedemontana, nonché sulle opere connesse da progettare come  innesto alla viabilità esistente per creare un nuovo tratto aggiunto  di Pedemontana  – S.G.C. nella parte a Valle lungo il fiume Mesima – Marepotamo”.

L’ Avv. Gabriele Trimboli, rinnova l’appello, affinchè:” per la Calabria e per  l’area della piana nel reggino,  si possano utilizzare le risorse del Recovery Fund (oppure in via alternativa con il Por/Fesr 2021/2027) anche per infrastrutture e viabilità, con la priorità per l’attuazione della mozione del Consiglio Regionale della Calabria nr. 71 del 18.09.2012, votata all’unanimità nella seduta del 24 settembre 2012, che impegnava la Giunta Regionale della Calabria nel confronto con l’ANAS per  il “tempestivo” miglioramento del “sistema di mobilità stradale e autostradale”  con l’avvio dei lavori ed il completamento entro il 2021 dello svincolo di Laureana di Borrello, con l’asta di collegamento alla Pedemontana di Gioia Tauro,  quale opera, da rimodulare secondo il progetto  originario,  “per lo sviluppo dell’ intera area territoriale dell’ex Comunità Montana del Versante Tirrenico Settentrionale” e di strategica importanza  per creare un collegamento di “grande comunicazione”  – SGC in favore dei comuni di Galatro, Giffone, San Pietro di Caridà, Serrata, San Giorgio Morgeto, Cittanova e Cinquefrondi, cui si aggiunge Maropati, in una zona sofferente per l’isolamento viario e per  il grave fenomeno dello spopolamento. L’occasione  sarebbe propizia anche per la sensibilizzazione dell’intero Consiglio Metropolitano sulle proposte di rappresentatività del territorio e sul DDL n. 276 depositato al Senato nella XVIII Legislatura, per l’elezione diretta a suffragio universale del sindaco metropolitano alla scadenza del mandato in itinere”.

Proseguendo l’avv. Trimboli dice:”il Sindaco Geom. Sergio Rosano di San Pietro di Caridà auspica questa sinergia per la viabilità veloce che valorizzi i Comuni della Valle del Mesima e che sia,altresì, da momento di congiunzione di intenti per agevolare l’idea una gestione unitaria di alcune funzioni tra gli altri comuni come  Serrata, Candidoni e Laureana di Borrello con il supporto amministrativo degli Uffici della Città metropolitana di Reggio Calabria,anche a mezzo dell’istituto giuridico dell’Unione dei Comuni o di quello consortile.”

L’Assessore Regionale alle Infrastrutture Prof. Roberto Musmanno, del precedente esecutivo,  già nel 2018, in risposta all’interrogazione n. 371 del 13/06/2018, affermava testualmente che  “non è pertanto escluso che il progetto del nuovo Svincolo di Laureana di Borrello debba essere aggiornato, rivisitato in conseguenza di quanto potrà emergere anche a seguito degli studi – in fase di completamento – sull’interazione dell’infrastruttura autostradale con il fiume Mesima nel tratto di A2 entro cui il nuovo svincolo dovrà ricadere”.

L’avv. Trimboli  sottolinea che:”Sono trascorsi tre anni da allora e, cosa ancora più grave, sono trascorsi quasi due lustri dall’ approvazione  all’unanimità nella seduta del Consiglio Regionale del 24 settembre 2012, della mozione del Consiglio Regionale della Calabria nr. 71 del 18.09.2012,  che impegnava la Giunta Regionale della Calabria nel confronto con l’ANAS per  il “tempestivo” miglioramento del “sistema di mobilità stradale e autostradale”  con l’avvio dei lavori ed il completamento tempestivo dello svincolo di Laureana di Borrello, che, purtroppo, dobbiamo constatare sono rimasti lettera morta. Ciò posto,  nonostante le numerose sollecitazioni, risalenti nel tempo, in maniera trasversale, provenienti  dall’intero panorama politico reggino, da Forza Italia, con la mozione di “primogenitura” del 2012, che ha come primo firmatario, l’On. Candeloro  Imbalzano, già Consigliere Regionale e Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari, al Partito Democratico, con il consigliere metropolitano  (con  deleghe Pianificazione del territorio e strategica) Avv. Giuseppe Marino, che durante il consiglio metropolitano  della Città Metropolitana di Reggio Calabria del 26 marzo 2021, ha sollecitato il recupero originario del progetto della Pedemontana di Gioia Tauro, “per collegare i comuni delle Pre – Serre quali San Pietro di Caridà e Serrata”,    passando per il gruppo civico di “Io resto in Calabria”  con la nuova mozione nr. 62 del 9 febbraio 2021 sulla viabilità  a firma del Capogruppo  e consigliere regionale On. Marcello Anastasi, dove testualmente si chiede <<l’impegno della Giunta Regionale …a porre in essere un confronto con gli organi competenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria …per … il completamento della Pedemontana necessario per il collegamento veloce dei Comuni delle pre-Serre (Candidoni, San Pietro di Caridà, Laureana di Borrello e Galatro-Giffone) al Comune di Delianuova (attualmente isolato per la mancata realizzazione dell’ultimo tratto Lubrichi – Delianuova), nonché assicurare il collegamento dei Comuni delle pre-Serre con l’autostrada del Mediterraneo… >>,  l’Anas è rimasta totalmente inerte, ferma di fatto sulla posizione espressa con  missiva ricevuta il 13.12.2019  dell’Anas, avente prot. nr. CDG – 0713805 –P  del 12/12/2019 dove affermava che nessuna opera infrastrutturale  era prevista, anzi, ha dichiarato testualmente il “…fermo delle attività progettuali…” sia sull’avvio dei lavori dello svincolo di Laureana di Borrello, sia per l’asta di collegamento alla Pedemontana, nonché, conseguentemente ed implicitamente,  sulle opere connesse da progettare ex novo come  innesto alla viabilità esistente per creare un nuovo tratto aggiunto  di Pedemontana alla S.G.C., nella parte a Valle lungo il fiume Mesima – Marepotamo, con la riqualificazione di grande arteria di scorrimento della sp 61, cosicchè da farla diventare un collegamento in variante di “grande comunicazione” in favore dei comuni di San Pietro di Caridà, Serrata e Candidoni,  da qualificarsi come infrastruttura a “scorrimento veloce”, recuperando l’obiettivo del progetto originario della Pedemontana di Gioia Tauro”.

Nonostante  l’intervento dell’assessore Regionale Ing. Domenica Catalfamo, in video conferenza, a gennaio 2021  – afferma ancora  il  Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà Avv. Gabriele Trimboli, facente parte del Municipio 10 (Polistena) Distretto 3 (area della Piana) della Città Metropolitana di Reggio Calabria  – in favore di questa infrastruttura strategica, stante l’imminente completamento della Pedemontana di Gioia Tauro da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria, nei pressi della rotatoria di Laureana di Borrello, l’Anas ha totalmente ignorato queste istanze che provengono delle massime istituzioni locali e dal territorio, nonchè dai cittadini, ormai esasperati, che vivono un disagio senza pari, ormai da oltre un ventennio, per la precaria ed inadeguata, nonché impercorribile (sia per la SP 4 sia per le zone di montagna) viabilità interna dell’area della piana. Anzi, –  prosegue il  Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà Avv. Gabriele Trimboli – si è creata una situazione paradossale ed inverosimile,   malgrado la nuova Autostrada del Mediterraneo e la Pedemontana di Gioia Tauro S.G.C., parzialmente realizzata, per la situazione fattuale descritta, non si vede alcun possibile beneficio futuro reale e concreto di sviluppo socio economico del territorio rurale interno, tant’è che,  per queste ultime opere infrastrutturali (svincolo di Laureana di Borrello – asta di collegamento alla Pedemontana di Gioia Tauro  – S.G.C. – nuovo tratto aggiunto  di Pedemontana nella parte a Valle lungo il fiume Mesima – Marepotamo), reclamate da oltre un decennio,  non vi è neppure una benchè minima traccia di embrionale di attività in itinere, da parte di Anas, nonostante la Conferenza “allargata” del 16 dicembre 2019 e gli sforzi profusi dagli interventi di consiglieri metropolitani, tra gli altri più recenti, il consigliere metropolitano  con  deleghe Pianificazione del territorio e strategica, Politiche comunitarie e del mediterraneo  Avv. Giuseppe Marino e di figure apicali di livello regionale, in maniera trasversale, già citati,  nonché  le risorse del Recovery Fund (oppure in via alternativa con i fondi del Por/Fesr 2021/2027), con scadenza progettuale imminente,che potrebbero essere programmate per tale opera.

Abbiamo  l’idea,  tra aprile – maggio 2021 e, comunque, prima dell’estate, quando  le condizioni dell’epidemia Covid 19  lo permetteranno –  continua il  Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà Avv. Gabriele Trimboli – di portare avanti, in presenza,  un’iniziativa congiunta con il Comune di Serrata, da compartecipare anche agli altri comuni della Valle del Mesima, simile a quella del 2019, per sensibilizzare nuovamente l’Anas e le altre istituzioni sovracomunali preposte per attivarsi a  procedere, su quanto è necessario,  per l’avvio dei lavori dello svincolo di Laureana di Borrello, per la realizzazione dell’asta di collegamento alla Pedemontana, nonché  per le opere connesse da progettare  ex novo come  innesto alla viabilità esistente per creare un nuovo tratto aggiunto  di Pedemontana – S.G.C. nella parte a Valle lungo il fiume Mesima – Marepotamo, riqualificando la sp 61, per un collegamento di “grande comunicazione” Pedemontana – S.G.C. in favore dei comuni di San Pietro di Caridà, Serrata e Candidoni in una zona gravemente sofferente per l’isolamento viario e per  l’accentuato e gravissimo  fenomeno dello spopolamento, come già segnalato, altresì, da organismi civici, qual è il Comitato pro svincolo  di Laureana di Borrello – loc.“Misimizzi” – Autostrada del Mediterraneo  A2 (Salerno – Reggio Calabria).

Sarà anche l’occasione per tutti i Comuni della Valle del Mesima – Marepotamo (Laureana – Candidoni – Serrata – San Pietro di Caridà) –  conclude il  Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà Avv. Gabriele Trimboli – per rappresentare i bisogni congiunti dei territori, tenuto conto che per la loro configurazione orografica e le radici storico – culturali, già oggi, costituirebbero di fatto un’ Unione dei Comuni della Valle del Mesima vicina ai 10.000 abitanti che non può rimanere tagliata fuori dal collegamento “veloce”  con il Porto di Gioia Tauro (che già nel 2020 ha riconquistato il primato nazionale nella classifica del transhipment, così da essere, tra gli scali di settore,il più importante del Mediterraneo) e con il Comune capoluogo di Reggio Calabria della MetroCity (basti pensare che dal 2019 con la neonata “Area integrata dello Stretto”, le città metropolitane di Reggio Calabria e Messina potranno “conurbare” concretamente l’area dello stretto attraverso politiche comuni sulla mobilità), rilanciando, altresì, nella nuova Legislatura metropolitana, degli interventi incisivi sul tema della rappresentanza territoriale sulla  proposta  di istituzione della  Commissione Speciale Trasporto  Integrato e Viabilità “AREA METROPOLITANA DELLO STRETTO” quale organo consultivo, con parere obbligatorio,  che possa, altresì, promuovere l’effettiva partecipazione di tutti i 14 municipi del territorio metropolitano, nonché,  quanto meno, sulla sensibilizzazione dell’intero Consiglio Metropolitano in favore di tutti i parlamentari calabresi, affinchè facciano propria  la proposta di legge DDL n. 276 d’iniziativa dei senatori Valente, Cirinnà,Cucca, Garavini, Laus, Margiotta e Nannicini, depositata al Senato nella XVIII Legislatura, che, nel rapporto tra sindaco, consiglio e conferenza metropolitana, ritiene che le città metropolitane si debbano potersi dotare di una rappresentanza forte nei loro organi di governo, sicchè prevede, dunque, tra l’altro, l’elezione diretta a suffragio universale del sindaco metropolitano alla scadenza del mandato in itinere (risulta eletto sindaco il candidato che ottiene al primo turno la maggioranza assoluta dei voti, in mancanza della quale è previsto un secondo turno di ballottaggio tra i primi due candidati).

Il Sindaco Geom. Sergio Rosano del Comune di San Pietro di Caridà auspica, infine, che  questa sinergia per la viabilità veloce che valorizzi i Comuni della Valle del Mesima  sia, altresì, da momento di congiunzione di intenti per agevolare l’idea una gestione unitaria di alcune funzioni tra gli altri enti locali come  Serrata, Candidoni e Laureana di Borrello con il supporto amministrativo degli Uffici della Città metropolitana di Reggio Calabria, anche a mezzo dell’utilizzo  dell’istituto giuridico dell’Unione dei Comuni o di quello consortile.

 

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