Sanità, la periferia dimenticata prova a rialzare la testa. Contro l’Atto aziendale anche il sindaco di Limbadi

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pantaleone mercuri
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Sanità del comprensorio in primo piano. Dopo un’attenta visitazione dei contenuti dell’Atto aziendale, il sindaco Pantaleone Mercuri prende atto dell’assoluta marginalità cui viene condannata la medicina sul territorio e non esita a schierarsi a fianco di Pino Marasco, primo cittadino di Nicotera. <La penalizzazione ancora una volta inferta al territorio – afferma – è inaccettabile. E’ impensabile che l’intera struttura sanitaria nicoterese, cui s’appoggia da sempre l’utenza limbadese e dei paesi limitrofi, venga condannata al degrado assoluto. E’ in ballo la tutela del diritto alla salute, mentre le strategie in atto vanno in tutt’altra direzione. Non è tollerabile – prosegue – che servizi e ambulatori specialistici di primaria importanza vengano chiusi con l’andata in pensione dei medici o del personale addetto>. Mercuri richiama alla memoria la chiusura di numero ambulatori, nonché lo smantellamento del Centro obesità “Carmine Ionadi”, la trasformazione del laboratorio di analisi in punto prelievi e la mancata attivazione della postazione fissa del 118 per come previsto da apposita delibera già emanata dalla struttura commissariale dell’Asp. In sostanza, un progressivo ridimensionamento dell’offerta sanitaria con ricadute pesanti sulla tutela del diritto alla salute di parte di un’utenza costituita soprattutto da anziani e fasce deboli.

Il primo cittadino di Limbadi ipotizza, quindi, un percorso da seguire per tornare a garantire i livelli minimi di assistenza. <Sposo in pieno – sostiene – il progetto del sindaco Marasco tendente ad attivare nel nosocomio nicoterese una Casa della salute e condivido la chiamata in causa dell’ex direttore generale dell’Asp Rubens Curia, la cui competenza è nota a tutti. Con la sua consulenza, di certo, sarà individuato il percorso giusto da seguire>. Ma Mercuri non si ferma qui. <Tutti i Comuni del comprensorio – sottolinea – dobbiamo fare fronte comune per ottenere la riapertura degli ambulatori chiusi e la piena funzionalità di quelli aperti, la postazione fissa del 118, la riattivazione del Centro obesità e il potenziamento della dialisi con l’istituzione permanente del servizio per i turisti>. In conclusione, tutti pronti al dialogo e, se necessario, alla protesta.

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