COORDINAMENTO PROVINCIALE  DI REGGIO CALABRIA.IL VICE COORDINATORE VICARIO EIL  RESPONSABILE ENTI LOCALI PASQUALE IMBALZANO:    “DAL DRAMMA INCENDI UNA LEZIONE PER LA REGIONE, PER AZIENDA CALABRIA VERDE, PER IL PARCO D’ASPROMONTE E PER LA CITTA’ METROPOLITANA. SUBITO 10 MILIONI PER FAMIGLIE E IMPRESE COLPITE”.

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Pasquale Imbalzano, già amministratore di lungo corso al Comune di Reggio Calabria e attualmente Vice Coordinatore Vicario e Responsabile enti locali di Cambiamo! con Toti per la Provincia di Reggio Calabria, afferma:

“La tragedia apocalittica che si è abbattuta nei giorni scorsi nell’area che va dalle alte colline della Città e al Valanidi , nonché dall’area pellarese in particolare a Motta San Giovanni, da S. Lorenzo a Bagaladi, da Roccaforte del Greco a tutta l’area grecanica , e che sta continuando sulle montagne dell’Aspromonte basso locrideo, riducendo in cenere una parte importante del grande patrimonio di biodiversità agricola e faunistica, vaporizzando decenni di sacrifici di tante famiglie e aziende ( emblematica la tragedia che ha colpito l’ex Presidente di Coldiretti Francesco Saccà) , impone una nuova presa di coscienza  da parte di tutte le istituzioni coinvolte , dalla Regione, all’Azienda Calabria Verde, dal Parco dell’Aspromonte, alla Città Metropolitana, che chiamiamo direttamente in causa per chiedere loro cosa abbiano fatto in questi anni sul fronte della filiera della prevenzione degli incendi e se abbiano garantito una governance adeguata dei nostri territori collinari e montani”.

Pasquale Imbalzano continua:”

“E’ da questa catastrofe che bisogna ripartire per una nuova politica della montagna , favorendo un ricambio generazionale degli operai idraulico forestali, la cui età media si aggira oggi sui sessant’anni, con l’obiettivo dichiarato di riportarli ove la loro opera è necessaria, per fare pulizia all’interno dei boschi, nel tentativo di salvare ciò che oggi resta dopo questa apocalisse”, aggiunge Pasquale Imbalzano.

“ E’ chiaro che urgono una serie di iniziative ineludibili: dalla programmazione  nei periodi di maggio-giugno delle fasce taglia fuoco, alla riapertura dei vivai forestali, ripopolando l’Aspromonte soprattutto di alberi di pino, cosi come avvenuto in Germania negli ultimi anni, al rilascio di concessioni ai cittadini per la raccolta di quel legname secco che oggi ingombra i boschi a causa degli alberi caduti da almeno quattro anni e che allo stato nessuno può toccare”.

Infine Pasquale Imbalzano conclude:

“Nel mentre richiamiamo con forza il Parco dell’Aspromonte e la Città Metropolitana ad un radicale  cambio di filosofia nell’approccio ai nostri territori collinari- montani, alla Regione chiediamo da una parte la richiesta del riconoscimento della calamità naturale, dall’altra l’istituzione immediata di un fondo di sollievo da almeno 10 milioni di Euro da reperire nel Piano di Sviluppo Regionale che consenta il risarcimento delle famiglie e delle imprese colpite da questa drammatica calamità, per dimostrare che, superato questo momento di grande sconforto, le istituzioni sono concretamente al loro fianco”.

 

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