Ieraci (Cambiamo): Solidarietà per la locride, rabbia per quello che non è stato fatto.

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“L’emergenza incendi di questi giorni sta interessando quasi tutti il territorio calabrese e anche la locride dove, purtroppo, è stato registrato un morto. I roghi sembrano non voler dare tregua, dopo aver interessato diversi centri abitati e dato alle fiamme migliaia di ettari di vegetazione, con paesi come Grotteria,San Giovanni Gerace e Martone in cui gli incendi hanno raggiunto anche le prime case, tenendo residenti e turisti in ansia per diverse ore. Drammatica la situazione nel Parco D’Aspromonte dove rischiano di bruciare alberi secolari, tra le famose faggete vetuste che sorgono nella zona della cosiddetta “Valle Infernale” ricadente nel Comune di San Luca, tra l’altro, di recente riconosciute patrimonio dell’UNESCO”. E’ quanto afferma Roberto Ieraci, Responsabile Area Locride di Cambiamo, il movimento politico del Presidente Giovanni Toti.

“Certamente le temperature elevate di questi giorni – aggiunge Ieraci – non hanno aiutato il lavoro dei soccorritori impegnati a spegnere i roghi ed ha spinto la Prefettura, visto il numero sempre crescente degli incendi, a richiedere l’intervento dell’Esercito. La Calabria in queste ore non sta brillando per capacità gestionale, viste le evidenti difficoltà che si stanno avendo per cercare di arginare il fenomeno, ma, soprattutto, rischia di vedere bruciato tutto il suo patrimonio. L’azienda Calabria Verde in sinergia con l’Ente Parco dell’Aspromonte, dovranno impegnarsi ad essere più attenti a prevenire eventi simili, soprattutto, investire su personale formato e qualificato, dotandosi al contempo di attrezzature idonee per salvaguardare il nostro territorio, che oggi sembra impotente davanti all’avanzata inesorabile delle fiamme. La soluzione potrebbe essere istituire sull’intero territorio. un piano di viabilità ed infrastrutture adeguate come i viali tagliafuoco, compito affidato a personale esperto. Essenziale il coinvolgimento delle comunità locali e la corretta informazione ai cittadini affinché si vigili di più e ci si prenda cura delle sorti delle nostre montagne.”

“Fondamentale – continua Ieraci -dare attuazione alla legge 353 del 2000, dedicata proprio agli incendi boschivi che sancisce le finalità della presente legge, nello specifico “la conservazione e la difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale, quale bene insostituibile per la qualità della vita, che prevede, insieme al delitto di incendio boschivo doloso (423 bis del Codice penale), vincoli molto stringenti per le aree attraversate dal fuoco”.

“Esprimo   profondo cordoglio – prosegue – alle famiglie che hanno perso delle persone care, in molti casi, vittime di azioni scellerate che vanno condannate duramente e sono vicino a chi, in questi giorni, sta perdendo la propria casa, i propri terreni, gli animali, i sacrifici di una vita. La situazione è gravissima, non si può più aspettare: il Governo deve intervenire subito con azioni concrete a supporto dei tanti operatori e volontari che in queste ore stanno lottando senza sosta per spegnere i roghi”.

Il Responsabile Ieraci conclude sposando le parole dell’On. Roberto Occhiuto nel “ribadire massima solidarietà a tutti coloro che in questi giorni stanno combattendo ‘la guerra degli incendi’.  Auspico che questo frastuono incessante di Canadair presto sia solo un brutto ricordo”.

 

 

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