Pubblichiamo nella sua stesura integrale la nota stampa della Coalizione “Taurianova Futura” in merito al calendario degli appuntamenti estivi .
Ecco quanto affermano: “L’estate sta finendo e un anno se ne va, recita così la nota canzone dei Righeira che ci piace canticchiare alla vigilia del primo compleanno amministrativo della corazzata Biasi & Co.
Così, mentre questo leggero ritornello ci accompagna dolcemente nel salutare la bella e calda stagione dal “tenore natalizio”, corre l’obbligo di fare un bilancio delle varie iniziative messe appunto per la promozione e l’animazione territoriale.
Osservando il calendario degli appuntamenti estivi, a dire il vero, nell’anno dedicato alla celebrazione di Dante, ci sembra di girovagare in una selva oscura in cui la diritta via ormai è smarrita, alla modica cifra di 53.000 mila euro (di cui 13.000 euro prelevati dal fondo di riserva).
Esattamente, se dovessimo rispondere all’invito del cartellone estivo che incita a venire a Taurianova, in quale piazza precisamente dovremmo recarci? E per assistere a cosa?
Davvero dovremmo credere che non è dato sapere i luoghi in cui si svolgeranno le iniziative perché questi potrebbero variare “alla luce dell’evolversi della normativa Covid?”
Ciò accade quando risulta del tutto assente una concreta visione e una progettualità a lungo termine della città. L’amministrazione si è impegnata oltremodo a vendere oltre il merito, un’estate che non c’è, illudendo e abbagliando i cittadini con belle parole, qualche ballo di Mata e Grifone e diverse tarantelle, senza in alcun modo considerare l’emergenza Covid, attuando tutte le procedure e controlli necessari nel rispetto della normativa vigente sul distanziamento sociale.
L’evidenza è che, nel concreto, l’attuale maggioranza dopo quasi un anno di amministrazione, consegna ai propri cittadini una città privata di una propria identità e senza l’apporto di un costruttivo accrescimento culturale e di opportunità per i giovani.
L’ambizione del tandem Grimaldi – Fedele, è stata quella di “riesumare” il dozzinale programma estivo della prima amministrazione Biasi, compresa la tanto cara “Festa del migrante”.
Quello che ci lascia più perplessi è l’evidente ipocrisia, figlia degli slogan della campagna elettorale che millantavano per la nostra Taurianova una posizione strategica di rilievo, al centro di strategie condivise di crescita e di valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale e produttivo, ma di cui in realtà ancora non vi è traccia. Ci saremmo aspettati di leggere un cartellone dettagliato, preciso e puntuale, che consentisse ai cittadini taurianovesi di muoversi agilmente, individuando con facilità le manifestazioni più affini ai propri gusti ed esigenze. Soprattutto ci saremmo aspettati di ritrovare le tante iniziative, ormai storicizzate, che negli anni avevano donato un carattere identitario alla nostra comunità.
Eventi di rilevanza nazionale come il “concorso d’Arte Monteleone”, per l’organizzazione del quale venivano coinvolti diversi professionisti nonché la stessa Accademia delle Belle Arti di Roma, soffre addirittura la mancanza della targa commemorativa della figlia dello stesso Monteleone che, nel rispetto del volere del padre, aveva donato alla città la sua opera.
Iniziative culturali d’eccellenza come “Taurianova legge” e la sua versione “OFF”, sono assenti dal programma taurianovese. Assistiamo con profondo rammarico alla fine del “Festival del Torrone”, straordinario evento che, nell’intento di promuovere virtuosamente le eccellenze del luogo, convogliava a Taurianova migliaia di persone. La malasorte non ha risparmiato un’altra importante iniziativa che aveva visto ben tre edizioni e che mirava ad esaltare le maestranze gastronomiche dolciarie taurianovesi. Un evento storicizzato dedicato all’arte pasticcera, pensato con lo scopo di valorizzare questa risorsa gastronomica in chiave culturale, sociale ed economica, tanto da essersi guadagnato l’interesse della Cittadella Regionale nonché della Città Metropolitana. Tale occasione avrebbe dovuto continuare a donare SENSO DEL LUOGO ED IDENTITÀ LOCALE alla nostra tradizione dolciaria, grazie al costante e sapiente lavoro dei maestri pasticceri che negli anni passati avevano scelto, congiuntamente all’Amministrazione, di costruire quella che oggi è apparsa come una “sempliciotta” iniziativa di paese e non una vera e propria ESPERIENZA SLOW, raggiungendo importanti impatti turistici nonché visivi del territorio.
Purtroppo, oggi assistiamo all’ennesimo disfacimento di un percorso che guardava alla tutela di una cultura autentica, identitaria e produttiva della nostra grande tradizione dolciaria la quale, grazie alle maestranze locali, ha sempre dimostrato di essere capace di rinnovarsi, con una narrazione legata al passato proiettata però verso il futuro preservando le tradizioni.
Benché consapevoli della drammatica situazione di cui godono le casse comunali, non ci saremmo certamente aspettati grandi eventi, ma neppure la “vandalizzazione” di percorsi ormai consolidati, per lasciare il passo ad iniziative estemporanee ed inconcludenti, che fanno trapelare un senso di “appropriazione” del territorio, lontano dalle logiche di condivisione e costruzione per il bene della Comunità.
Dunque, non ci resta che continuare ad avanzare in questa “selva oscura”, tra blatte saltellanti, topi danzanti, draghi animati, lumache giganti, polpi dai colori cangianti, orsacchiotti innamorati e tutto il fantastico mondo sottomarino (illuminato per la modica cifra di 3000€). Confidando nei buoni propositi dell’assessore al ramo e di tutta l’Amministrazione, andiamo avanti sperando di ritrovare un giorno, persone ed uomini che continueranno a lottare e a difendere quel pensiero che trova nella cultura, intesa nelle sue molteplici sfaccettature, un campo infinito da tutelare e valorizzare, in cui seminare il grano del futuro che riscatterà finalmente il paese garantendone una crescita reale, continuativa, collaborativa, duratura e non stagionalmente effimera ad ogni cambio di bandiera”.
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